Dopo aver già visto come approcciarsi alla prima gara di trail, vediamo ora come affrontare il primo ultratrail. Correre un ultra trail per la prima volta è un'impresa entusiasmante, ma molto impegnativa. Ecco alcuni consigli pratici e mentali per affrontarla al meglio.
Sono indicazioni generiche, considerando che sotto la definizione di "ultra trail" rientrano gare molto diverse tra loro, dalle veloci e corribili 50 km, a quelle oltre i 100 km con migliaia di metri di dislivello. Tuttavia, possono essere utili a chiunque voglia mettersi alla prova su distanze lunghe o lunghissime.
Come affrontare il primo ultra trail: consigli ed errori
Preparazione fisica
Sembra banale dirlo, ma è fondamentale allenarsi in modo adeguato. Anche se una distanza "ultra" può spaventare, non è necessario esagerare con i volumi o cimentarsi in allenamenti estremi. Serve però un impegno costante... gare di questo tipo non si possono improvvisare.
Occorre aumentare gradualmente la durata delle uscite lunghe. Non è indispensabile percorrere l’intera distanza della gara in allenamento, ma è importante svolgere regolarmente sessioni (o altre gare di preparazione) che coprano almeno metà o due terzi della distanza (incluso il dislivello previsto). È altrettanto essenziale allenarsi sul tipo di dislivello che si incontrerà in gara. Se il percorso è corribile, serviranno meno tratti in salita, ma se si tratta di un tracciato alpino, sarà necessario abituarsi a salite e discese continue. In particolare, bisogna imparare a camminare in salita in modo efficiente, soprattutto se ci sono tratti lunghi e impegnativi, e correre in discesa in modo “economico”.
Alimentazione e idratazione
L’ultratrail è una disciplina non solo di gambe, ma anche (e forse soprattutto) di stomaco. È importante abituarsi ad alimentarsi già in allenamento, testando gel, barrette, cibi solidi, bevande energetiche e sali minerali che si intende utilizzare in gara. L’assunzione deve essere regolare, mangiando prima di avere fame e bevendo prima di avere sete.
Un nutrizionista sportivo può aiutare a definire le migliori strategie di reintegro, personalizzate in base alle esigenze individuali. In gara bisogna però essere sempre pronti a cambiare piano e adattarsi a ciò che si riesce a tollerare in quel momento. Più la gara è lunga, più è probabile che si attraversino momenti di crisi in cui nulla sembra andare giù. In quei casi, sarà fondamentale riuscire a trovare anche solo un alimento o una bevanda che fornisca un po’ di energia per proseguire.
Equipaggiamento testato
È importante provare in allenamento lo zaino con tutto il materiale previsto per la gara, sia quello obbligatorio, sia quello opzionale. Questo permette di abituarsi al peso e all’assetto, ma anche di individuare eventuali modifiche necessarie.
Anche le scarpe devono essere collaudate e adatte al tipo di terreno previsto. Se si intende usare i bastoncini, è essenziale prenderci confidenza in allenamento.
Mente e strategia
Anche se le capacità fisiche restano il primo fattore limitante, la testa gioca un ruolo fondamentale. Servono motivazione, capacità di gestire difficoltà e imprevisti, flessibilità, e una buona dose di consapevolezza.
Partire con un ritmo adeguato, evitando di lasciarsi prendere dall’entusiasmo, è cruciale per prevenire o ritardare le crisi. Durante la gara può essere utile diverse l'obiettivo in piccoli traguardi, un ristoro alla volta, una salita per volta, un tratto di chilometri. Concentrarsi sul momento presente aiuta a restare lucidi e a non farsi sopraffare dalla distanza complessiva.
Logistica
In realtà, questa potrebbe essere la prima cosa da pianificare. Conoscere il percorso, la distribuzione dei ristori, le salite e i punti critici è fondamentale per non partire impreparati. Se è previsto un supporto esterno nei ristori, sarà necessario organizzarsi in modo preciso con chi ci assisterà.
Fondamentale anche la sistemazione prima della gara: dove pernottare, cosa e dove mangiare la sera prima, e la colazione. Meglio evitare improvvisazioni, pasti sbagliati possono compromettere l’intera gara.
Ultimo consiglio
Godersi il viaggio. L’ultra trail è un’esperienza immersiva nella natura e dentro sé stessi. Non è solo una gara, è un’avventura.