I portici di Bologna costituiscono uno degli elementi identificativi della città. Bologna, affettuosamente definita la “Dotta” per la sua antica università, la “Rossa” per i colori dei suoi edifici e la “Grassa” per la sua rinomata cucina, che spazia dai tortellini alla mortadella, è una città che incanta i visitatori con la sua storia millenaria, il suo carattere vivace e la vibrante vita culturale, ospitando numerosi eventi, festival e fiere che ne esaltano lo spirito.

Tra le sue innumerevoli bellezze, i portici rappresentano un simbolo unico e inconfondibile, una meraviglia architettonica, ma anche una rappresentazione di accoglienza e protezione che la città offre ai suoi abitanti e visitatori .

Con i loro 38 chilometri di estensione, di cui 62 chilometri totali comprendendo quelli fuori dal centro storico, i portici di Bologna sono i più lunghi d’Italia. Dal 2021, a seguito dell’impegno da parte della città, delle istituzioni e della comunità locale, sono stati ufficialmente inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, titolo che celebra la loro rilevanza storica e culturale.

Storia dei portici di Bologna

L'origine dei portici bolognesi risale al Medioevo, precisamente all’XI secolo, quando l'aumento della popolazione rende necessario l’ampliamento degli edifici esistenti. Si inizia, quindi, a costruire balconi sporgenti sostenuti da colonne di legno, che nel tempo si trasformano nei portici che conosciamo oggi. Questo espediente architettonico non solo permette di guadagnare spazio abitativo, nonché per attività commerciali, ma offre anche riparo dalle intemperie sia agli abitanti che ai viandanti.

Con il passare dei secoli, diventano parte integrante della struttura urbana di Bologna, diffondendosi a macchia d’olio e assumendo forme e stili diversi a seconda delle epoche e delle influenze artistiche. Dai semplici archi medievali alle elaborate decorazioni rinascimentali, fino alle sobrie linee del periodo barocco, i portici raccontano la storia della città e delle sue trasformazioni.

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Cultura Exclusive/WALTER ZERLA//Getty Images

Bologna centro storico

Il centro storico di Bologna, con le sue strette vie e gli edifici antichi, è il cuore pulsante della città e i portici, come anticipato, ne sono l'elemento caratterizzante. Questi si snodano tra le principali vie del centro, come Via dell’Indipendenza, Via Rizzoli e Via Ugo Bassi, in cui gli archi sono spesso decorati con affreschi e stucchi che testimoniano l’arte e la maestria degli artigiani bolognesi.

Ogni portico ha la sua storia e la sua peculiarità: dal portico di Casa Isolani, con le sue originali colonne di legno, al maestoso portico della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio. Una curiosità sui portici di Bologna riguarda il Voltone del Podestà, nella famosissima piazza Maggiore, ampio e solenne, che si apre sotto l’omonimo palazzo e offre un particolare effetto sonoro.

I portici fuori dal centro storico

Al di fuori del centro storico, i portici continuano a segnare il paesaggio urbano di Bologna, estendendosi verso le periferie e collegando diverse zone della città. Questi portici, pur essendo generalmente meno decorati rispetto a quelli del centro, conservano comunque un fascino particolare e testimoniano l’atmosfera della città, rappresentando uno spazio di socialità.

Alcuni esempi sono il Portico degli Alemanni, il più antico, e i portici lungo Via San Felice e Via Santo Stefano, che accompagnano chi li percorre verso quartieri più residenziali del capoluogo emiliano, ma non meno suggestivi.

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Apostoli Rossella//Getty Images

Bologna: Portici di San Luca

Il portico che conduce al Santuario della Madonna di San Luca merita un'attenzione particolare. Con i suoi 666 archi e 469 scalini, è il portico più lungo del mondo, estendendosi per circa 3,8 chilometri dalla Porta Saragozza fino alla cima del Colle della Guardia, dove sorge il santuario. Costruito tra il 1674 e il 1793, questo percorso coperto è un capolavoro di ingegneria.

Ogni anno, il portico di San Luca è meta di pellegrinaggi e visite turistiche, attirando migliaia di persone, armate di macchina fotografica, che desiderano percorrere questo cammino suggestivo, sia per motivi religiosi che per apprezzare la bellezza paesaggistica che si apre lungo il percorso. Il santuario, con la sua imponente cupola, offre, infatti, una vista panoramica mozzafiato sulla città e sulla pianura circostante, ricompensando ogni passo compiuto.

Bologna Portici Festival 2024

Il Bologna Portici Festival è un evento annuale che celebra l'architettura unica della città. L'edizione del 2024, tenutasi tra il 4 e il 9 giugno ha presentato una serie di attività pensate per far vivere a residenti e visitatori la magia dei portici bolognesi da diverse prospettive.

Mostre temporanee e installazioni artistiche hanno arricchito l'esperienza, con opere di artisti locali e internazionali esposte all'interno dei portici di Bologna illuminati, in un connubio tra tradizione e innovazione creativa.

Il festival ha ospitato anche visite guidate da esperti, spettacoli di musica, teatro e danza nei luoghi più suggestivi della città, nonché incontri culturali con appassionati di storia e architettura. Il tutto è stato accompagnato dallo street food tipico.




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