Tutti gli appassionati di trail running e di alpinismo quest’estate sono rimasti sbalorditi dall’incredibile impresa di Kilian Jornet, capace di salire su tutte le 82 vette oltre i 4000 metri delle Alpi in soli 19 giorni, spostandosi tra i massicci senza mezzi motorizzati, tra tratti di corsa e in bicicletta per unire le diverse zone di scalata.
Kilian Jornet ha iniziato la sua traversata con il Pizzo Bernina, il più orientale dei 4000 alpini, situato in Svizzera pochi metri oltre il confine con l’Italia, continuando poi il proprio tragitto spostandosi verso occidente. Non tutti sanno che nel massiccio del Bernina ci sono altri 4000, non inclusi però tra le 82 vette, perché considerate cime secondarie, o anticime. Tra questi 4000 “secondari”, ne esiste uno tutto in territorio italiano e che risulta essere il punto più alto della regione Lombardia, ovvero Punta Perrucchetti, chiamata anche La Spleda, ovvero la spalla.
Punta Perrucchetti, la vetta e la via per arrivarci
La quota esatta di Punta Perrucchetti è 4020 metri sul livello del mare, appena più basso del Pizzo Bernina (4050 m s.l.m.), che dista solamente 200 metri, in territorio svizzero. Percorrendo la via normale del Bernina è abituale passare proprio per Punta Perrucchetti.
Per arrivare al punto di partenza della via normale verso questa cima, Campo Moro, in Val Malenco, provincia di Sondrio, sono sufficienti meno di 3 ore di auto dal centro di Milano. Partiti da Campo Moro (1970 metri), si raggiunge il Rifugio Marinelli Bombardieri, a quota 2813 metri, che è considerato il vero punto di partenza del sentiero verso le vette del massiccio. Da qui le prime vere difficoltà alpinistiche, passando per la seraccata della Vedretta di Scerscen Superiore, il canalone di Cresta Aguzza e sentieri attrezzati, arrivando al Rifugio di Marco e Rosa, a 3609 metri di altitudine.
In genere si pernotta al rifugio prima dell’attacco finale verso il Pizzo Bernina. Dal rifugio Marco e Rosa si prende quindi un pendio nevoso che porta alla cresta rocciosa del massiccio. Su questo tratto ci sono molti tratti esposti e dove sono necessari brevi tiri di corda per riuscire a passare complicati passaggi rocciosi.
Punta Perrucchetti, quando e come andarci
Come si può intuire dalla breve descrizione del tragitto, è necessaria buona esperienza alpinistica, con capacità di utilizzare in modo adeguato ramponi, piccozze, corde, oltre ad avere un buon allenamento aerobico e muscolare. Si consiglia comunque l’affidamento a guide esperte e qualificate per il raggiungimento delle vette.
Il periodo migliore per andarci è quello estivo, tra giugno ed agosto, in base alle condizioni della neve, oltre a quelle climatiche, seguendo però sempre le raccomandazioni delle guide. La facile accessibilità della base da cui partire per la salita, infatti, non deve far perdere di vista le difficoltà di queste montagne.