Se vuoi andare a visitare i paesini più alti d'Europa, metti in preventivo che rischierai di incontrare poca gente. Per intenderci il primato in altezza spetta a Juf in Svizzera e conta solamente 25 abitanti. Ma al secondo posto troverai un borgo italiano, che ha un nome assurdo eppure è un posto bellissimo.


Ecco qual è il secondo borgo abitato più alto in Europa

A salire sul secondo gradino del podio tra i borghi abitati stabilmente più alti d’Europa c’è una realtà italiana. Si trova in Lombardia, è in provincia di Sondrio ed è una frazione di Livigno. Stiamo parlando del borgo di Trepalle che è considerata a 2.069 metri d’altezza, calcolando come punto di riferimento la sua chiesa (e in quest’ottica ha la sede parrocchiale più alta d’Europa).

I suoi abitanti sono intorno ai 700, che si dislocano in più punti poiché è un insediamento sparso. E proprio questa sua caratteristica da adito a qualche protesta tra chi sostiene che Trepalle meriterebbe il primo posto. Juf, infatti, è a 2.126 metri d’altezza, mentre Trepalle ha alcune casetta al Passo d’Eira che si trovano a 2.172 metri. Ma il centro principale della località è considerato Sant’Anna con i suoi 2.079 metri.

Circa l’origine da cui è tratto il nome non c’è certezza, tuttavia più di una testimonianza diretta assicura che derivi dal fatto che la prima casa di questo borgo, venne costruita con tra pali da alcuni pastori di Pedenosso che presero spunto dalle tende indiane. Da qui il nome di Trepalle.

A Trepalle, frazione di Livigno, si scia di inverno e si pratica trekking d’estate

Se vuoi visitare questa frazione di Livigno, sappi che rimarrai incantato dal suo cielo di un azzurro talmente intenso che diventa quasi impossibile da descrivere e dal panorama mozzafiato che ti regala. Trepalle oltre alla chiesa principale ha altre due piccolissime chiese, eppure il prete passa casa per casa ed è disposto a celebrare messa dalle famiglie che lo richiedono.

Il suo clima in inverno è naturalmente rigido, non a caso è il secondo borgo abitato più alto d’Europa, e nel 1956 ha fatto registrate la temperatura record di -45 gradi, la più bassa in Italia nei tempi moderni. E naturalmente è un paradiso se vuoi praticare sci alpino, grazie alla sua unica e grandissima pista. Ma qui si pratica parecchio anche lo sci fuoripista. In estate, invece, è la meta ideale sei ami fare trekking o girare in mountain bike. La natura che ti circonderà non ti farà pentire di essere venuto fin quassù.

Anche Guareschi visitò Trepalle e volle dedicargli un racconto

Se è incerto l’origine del suo nome, è invece certo che a Trepalle vi soggiornò anche Giovannino Guareschi, il quale volle dedicargli una storia. Lo scrittore conobbe don Alessandro Parenti, il parroco del borgo, persona di montagna, sbrigativo nel risolvere i problemi. La sua sensibilità colpì in maniera particolare Guareschi il quale deciso di dedicare a Trebilie, rifacimento letterario di Trepalle, la prima storia della raccolta di “Gente così”, pubblicata il 10 ottobre del 1948 sul settimanale umoristico Candido, fondato tre anni prima dallo stesso Guareschi insieme a Giovanni Mosca ed edito da Angelo Rizzoli.