Il trekking sulle Colline del Prosecco è un viaggio attraverso un paesaggio modellato dall’uomo e dalla natura, dove i filari di vite affiancano e si intrecciano con boschi rigogliosi, antichi borghi e viste da sogno.

Tra Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, questo territorio patrimonio UNESCO offre sentieri ideali per chi desidera cimentarsi nel trekking in un ambiente autentico, fatto di profumi, colori e panorami che cambiano con il succedersi delle stagioni.

Dai percorsi più impegnativi a quelli più adatti per una passeggiata rilassante, le Colline del Prosecco vantano una rete di itinerari ben segnalati che conducono l’escursionista guidandolo alla scoperta di un patrimonio naturalistico e culturale senza eguali. Lungo il cammino, antichi eremi, chiesette rurali e piccoli corsi d’acqua si alternano a viste mozzafiato sui vigneti, mentre l’ospitalità locale invita a soste golose tra osterie e cantine storiche. Ogni sentiero racconta una storia e regala prospettive diverse su questa terra dal fascino inconfondibile.


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Il Sentiero delle Vedette

Tra i percorsi più scenografici e apprezzati delle Colline del Prosecco, c’è il Sentiero delle Vedette. Questo itinerario di circa 10 chilometri collega Soligo a Col San Martino con un dislivello di 500 metri e una durata media di quattro ore. Nonostante la lunghezza contenuta, il sentiero richiede un buon allenamento per via di alcuni tratti ripidi.

Il nome del percorso deriva dalle postazioni di vedetta utilizzate durante la Grande Guerra: lungo il tragitto, infatti, potrai notare resti di trincee e punti di osservazione strategici che raccontano storie di un passato lontano. Oltre all’interesse storico, il vero protagonista è il paesaggio. I vigneti disegnano dolci geometrie sulle colline, mentre la vista si apre fino alle cime delle Prealpi, creando un contrasto perfetto tra il verde dei filari e l’azzurro del cielo, offrendo una visuale privilegiata sulla valle del Piave.

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Sean Gallup//Getty Images

Il Cammino delle Colline del Prosecco: tappe da ricordare

Pensato per gli escursionisti più esperti, il Cammino delle Colline del Prosecco è un itinerario affascinante che si snoda tra i vigneti e le dolci alture del territorio UNESCO. Con una lunghezza complessiva di circa 50 chilometri e un dislivello che supera i 2000 metri, il cammino regala un’esperienza immersiva tra natura, storia e cultura. Sebbene i più allenati possano cimentarsi in un trekking di due giorni, il consiglio per godersi appieno il percorso è quello di suddividerlo in quattro tappe.

Il cammino ha inizio a Vidor. Il primo tratto conduce a Valdobbiadene, attraversando vigneti storici e sfiorando la chiesa di San Floriano, da cui si gode una vista impareggiabile sulle colline circostanti. La seconda tappa raggiunge Campea, un borgo circondato da boschi e terrazzamenti, mentre la terza tappa conduce fino a Tarzo, costeggiando antichi mulini e suggestivi corsi d’acqua. Nell’ultima sezione del cammino è possibile scegliere tra due varianti: una più impegnativa, che passa per le Prealpi Trevigiane, che conduce a Vittorio Veneto, meta finale dell’itinerario più dolcemente.

Tra i punti più belli del Cammino delle Colline del Prosecco, spicca il suggestivo passaggio tra le colline di Valdobbiadene, dove la disposizione dei vigneti crea un paesaggio unico, e il tratto verso Tarzo, caratterizzato da boschi secolari e antiche architetture rurali. Il percorso, pur essendo ben segnalato, richiede una buona preparazione fisica e una certa esperienza, soprattutto per affrontare le tappe con maggiore dislivello.

L’Anello del Prosecco a piedi: un viaggio circolare tra vigneti e storia

Con una lunghezza di circa 15 chilometri e un dislivello complessivo intorno ai 500 metri, il percorso è accessibile anche a escursionisti con esperienza moderata, grazie a un’alternanza armoniosa tra tratti collinari e camminate più dolci tra le vigne. Il tempo di percorrenza medio si aggira quasi sulle cinque ore, a seconda del ritmo e delle soste lungo il tragitto.

L’itinerario parte e si conclude a San Pietro di Barbozza, uno dei cuori pulsanti della viticoltura locale. Da qui, il sentiero si snoda tra le celebri rive, i ripidi pendii coltivati a vigneto che rendono unico il paesaggio delle Colline del Prosecco.

Valdobbiadene Prosecco

Valdobbiadene Prosecco
Credit: courtesy photo

Lungo il percorso si incontrano punti panoramici straordinari, come la vista su Valdobbiadene dalla località Follo, e luoghi di interesse culturale, tra cui l’antica chiesa di San Vigilio.

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Sean Gallup//Getty Images

La Via dell’Acqua: un percorso sensoriale

Se ami i sentieri circondati dalla freschezza dell’acqua e desideri camminare in un’oasi di tranquillità, la Via dell’Acqua è l’itinerario perfetto per te. Questo percorso ad anello di circa 12 chilometri, con un dislivello di 450 metri e una durata media di quattro ore, segue il fluire di fontane, ruscelli e cascate, regalando un’esperienza rigenerante in ogni stagione. Il sentiero è accessibile a tutti, ma presenta alcuni tratti leggermente più impegnativi, soprattutto dopo le piogge, quando il terreno diventa più scivoloso.

Fin dai primi passi, sarai accompagnato dal suono dell’acqua che scorre tra le rocce, creando piccoli giochi di luce tra la vegetazione. Lungo il cammino di trekking, troverai antiche fontane usate un tempo dai contadini, limpidi ruscelli che attraversano il sottobosco e piccole cascate che offrono un angolo di pace perfetto per una splendida sosta. Uno dei punti più affascinanti è la Cascata del Molinetto della Croda, un vero gioiello naturale incastonato tra le rocce.

A differenza degli altri percorsi delle Colline del Prosecco, la Via dell’Acqua ti avvolge in un’atmosfera fresca e rilassante, dove il cammino diventa un viaggio tra suoni e riflessi d’acqua.

L’Anello del Romit a San Gervasio: spiritualità e natura

Immerso in un contesto silenzioso e avvolto dalla storia, l’Anello del Romit a San Gervasio è un itinerario perfetto se sei alla ricerca di un’esperienza più intima, lontana dalle rotte turistiche più frequentate. Si tratta di un anello di circa 10 chilometri, con un dislivello di 400 metri e un tempo di percorrenza medio di quattro ore.

Il sentiero prende il nome dall’eremo di San Gervasio, un piccolo luogo di culto incastonato tra le colline, un tempo rifugio per gli eremiti che cercavano raccoglimento e contemplazione. Il percorso si sviluppa tra boschi di querce e castagni, donando scorci panoramici sulle vallate circostanti e passaggi ombrosi che invitano alla quiete. Tra i tratti più suggestivi del trekking si segnalano quelli che costeggiano antiche mulattiere, un tempo battute da pellegrini e viandanti, e le radure che, nelle giornate limpide, regalano una vista incantevole sulle Colline del Prosecco.

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