L’Italia non è famosa solamente per le sue coste stupende, per il suo mare cristallino, per le sue montagne dai panorama mozzafiato o per i suoi laghi che ci invidiano in tutto il mondo.

Tra le nostre bellezze ci sono anche i giardini, luoghi curati in maniera meravigliosa che si possono visitare, ma anche dove ci si può soffermare magari a leggere un buon libro o a scambiare quattro chiacchiere con gli amici o, ancora, spendere un po’ di tempo in maniera romantica. Ecco, forse quest’ultima accezione non si addice molto a questo parco che è pieno di mostri, ma resta comunque bellissimo e merita di essere visitato.

Ecco dove si trova questo parco pieno di mostri

Questo giardino si chiama proprio Parco dei Mostri, conosciuto anche come Sacro Bosco, non era mai stato pensato come qualcosa di piacevole o romantico, ma proprio il contrario. Fu commissionato nel 1552 dal principe Pier Francesco Orsini e doveva essere pensato proprio per far sfogare il suo dolore dovuto alla morte della moglie Giulia Farnese. Se vuoi visitare il Parco dei Mostri (è a pagamento e il biglietto costa 13 euro) devi andare nel Lazio, precisamente in provincia di Viterbo nel piccolo paesino di Bomarzo.

Il principe Orsini dopo essere stato in guerra, averi visto morire il suo più caro amico, essere stato per anni prigioniero, una volta tornato a casa aveva scoperto che anche sua moglie era deceduta. Straziato per il dolore, decise di incanalare tutta questa sua sofferenza costruendo un luogo dove poter sfogare la sua rabbia. E si rivolse all’architetto Pirro Ligorio, che aveva completato la Basilica di San Pietro a Roma dopo la morte di Michelangelo, commissionandogli quest’opera. Questo giardino ha visto la luce durante il Rinascimento, ma la sua simmetria ha poco a che vedere con gli altri parchi dell’epoca e le sculture erette sono una versione cinquecentesca del Surrealismo.

Ecco cosa puoi incontrare nel Parco dei Mostri di Bomarzo

Per visitare il Parco dei Mostri di Bomarzo, che si estende su circa 3 ettari, devi mettere in conto che ti serviranno un paio di ore per aggirarti tra le varie sculture, sempre ben segnalate e una vegetazione in pieno stile foresta che regala ancora più fascino e mistero a questo posto. Se vorrai all’ingresso ti sarà consegnata una piantina ben dettagliata con i 36 punti di interesse evidenziati e troverai anche alcune aree sosta per riposarti ogni tanto e semplicemente goderti la bellezza di questo luogo. Perché anche se si chiama il Parco dei Mostri, è davvero un giardino bellissimo e suggestivo.

Nel Parco dei Mostri di Bomarzo l’opera più spaventosa è forse un’enorme testa con la bocca spalancata mentre sta emettendo un grido con la scritta accanto “Ogni ragione se ne va”. Ma qui potrai anche ammirare le sculture di un elefante bardato per la guerra, una testa di pesce mostruosa, una casa costruita su un pendio che ti disorienterà, la statua di Nettuno, Ercole che lotta con Caco e la testa di Proteo Glauco. Questo giardino fu visitato anche da Salvador Dalì che se ne innamorò talmente tanto al punto da girarvi un cortometraggio e farsi ispirare per il dipinto “La tentazione di Sant’Antonio” datato 1946. Anche altri artisti rimasero incantati dal Parco dei Mostri di Bomarzo, tra cui il poeta francese Jean Cocteau e il romanzier argentino Manuel Mujica Lainez.