Hai mai corso accanto a una cascata che ruggisce come un fiume in piena, scintillante sotto il sole e più affascinante che mai? Hai mai attraversato una gola scavata nella roccia con il solo suono dell’acqua a farti da colonna sonora?

Esiste un angolo d’Italia che sembra uscito da una fiaba alpina, dove legno, ferro e pietra si intrecciano per dare vita a un trekking accessibile, piuttosto breve, davvero per tutti, ma che può considerarsi uno dei più belli d'Italia. Un itinerario perfetto per te che ami il trail, la montagna e quella sensazione di libertà che solo una camminata nella natura sa regalare. Stiamo per presentarti un'escursione che copre poco più di 2 chilometri, ma non lasciarti ingannare dalla distanza: a rendere unico il percorso è il paesaggio che si apre passo dopo passo.


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Il percorso per il trekking alle cascate di Stanghe

L’escursione alle cascate di Stanghe parte dalla frazione di Stanghe, vicino a Racines, in Alto Adige. Il sentiero segue la gola scavata dal Rio Racines: circa 2,5 chilometri tra andata e ritorno, tra passerelle, ponti in legno e scalette scavate nella roccia. Il tragitto è facile da seguire, ben segnalato e in sicurezza grazie a parapetti e staccionate. Dopo aver ammirato le cascate e la gola dall’alto e dal basso, si torna al punto di partenza lungo una tranquilla strada forestale.

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Michael Leitner / 500px//Getty Images

Altitudine

Il trekking delle cascate di Stanghe si colloca tra i 950 e i 1.100 metri di altitudine. Non si sale mai troppo in quota, e questo rende l’escursione adatta un po’ a tutti. L’altitudine, unita alla freschezza della gola, garantisce un clima piacevole, perfetto per una camminata senza affanno. Il fatto che sia moderata, inoltre, rende il sentiero accessibile per gran parte dell’anno, da maggio fino a inizio autunno. Con un pizzico di fortuna potresti perfino avvistare qualche scoiattolo o qualche uccellino tipico della zona.

Quanto dura il percorso?

In media, ti servirà circa un’ora e mezza per completare il giro con calma. Se cammini spedito e senza troppe soste, puoi farcela anche in un’ora. Ma il consiglio è di prendersela comoda: ci sono tanti punti panoramici dove vale la pena fermarsi, ascoltare il rumore dell’acqua e scattare qualche foto con il proprio smartphone. Alcune persone preferiscono tornare indietro per lo stesso sentiero, altre scelgono di completare il giro passando dalla strada forestale, un po’ più larga e comoda. In entrambi i casi, è un’escursione che si adatta al tuo ritmo e alle tue preferenze: non ci sono tempi giusti o sbagliati, conta solo godersi la natura.

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Dove si trovano le cascate di Stanghe

Ti chiedi dove si trovano le cascate di Stanghe? Siamo, come anticipato, in Alto Adige, nella Val Racines, a pochi chilometri da Vipiteno. La zona è facile da raggiungere e la gola è una delle mete più apprezzate per una gita immersa nella natura, perfetta per un’escursione breve ma suggestiva.

Se guardi una cartina, vedrai che siamo davvero vicini al confine con l’Austria: non a caso qui si respirano tradizioni che mescolano cultura italiana e tedesca, anche nella lingua. Oltre alle cascate, tutta la valle merita una visita: puoi abbinare la passeggiata alla gola a un pranzo tipico, a una visita al borgo di Vipiteno o a una pedalata lungo la pista ciclabile che attraversa la valle. Insomma, le cascate di Stanghe sono un ottimo punto di partenza per una giornata immersa nella natura. E se capiti da queste parti in estate, puoi trovare sagre, mercatini e piccoli eventi locali che rendono l’esperienza ancora più autentica.

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Come arrivare alle cascate di Stanghe

Come arrivare alle cascate di Stanghe? È semplice: se arrivi in auto da Vipiteno (città natale del grande Alex Schwazer), segui le indicazioni per Racines e Stanghe. Il parcheggio si trova vicino all’ingresso della gola, ma ti conviene arrivare presto al mattino per trovare un posto libero. Se invece viaggi in treno, scendi alla stazione di Vipiteno e prendi un autobus locale: la fermata è comoda e vicina al sentiero, in quindici minuti sarai arrivato. L’ingresso è a pagamento e il ricavato serve per mantenere in ordine il sentiero, le passerelle, i ponti e tutto il percorso, così da garantire sicurezza e un’esperienza piacevole per tutti.

Articolo pubblicato il 27 maggio 2025 e aggiornato il 2 luglio 2025.