Per chi ama le escursioni e le passeggiate in montagna la Valtellina è un luogo ricco di possibilità sia per chi è esperto che per chi ama trascorrere una giornata all’aria aperta con la famiglia e con gli amici senza avere una particolare preparazione.

Accanto ai nomi noti come il Sentiero Roma, il Sentiero Crusca o il rifugio Cristina in Valmalenco, si celano itinerari meno battuti ma altrettanto affascinanti. Non ti deluderanno assolutamente.
La Val di Rezzalo è uno di questi percorsi dimenticati, dove la natura detta ancora i suoi ritmi e il silenzio accompagna ogni passo.


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Sentieri, rifugi e pascoli: le tappe del percorso

Nella parte alta della Valtellina, tra i versanti del Parco Nazionale dello Stelvio, si apre una valle dal fascino intatto: la Val di Rezzalo. Chi ama davvero la montagna sa della sua esistenza, dei suoi panorami incontaminati e della ricca biodiversità che la popola. Il suo accesso principale è dalla località Fumero dove si può lasciare la propria vettura in un piccolo parcheggio. Da qui si prende una piccola stradina che si infila in un bosco di conifere e inizia a salire incrociando Pontela e Le Gande.
È un tratto suggestivo, punteggiato da suoni ovattati e profumi di resina. Da quel punto la valle si allarga e, dopo circa un’ora e mezza di cammino, si raggiunge il grande pianoro dove troverai Macoggia e San Bernardo, con le sue casette in pietra, il suo ruscello limpido e i meravigliosi panorami che si aprono a 360 gradi.
Un consiglio: goditi questi minuscoli paesini che incontrerai, dove l’architettura è quella tipica della tradizione alpina e la natura è incontaminata.
Se senti ancora energie nelle gambe, puoi proseguire lungo la vecchia mulattiera militare, che segue il fondovalle verso Merlo e le baite di Clevaccio.

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Paesaggi incontaminati e ritmi antichi

Camminare in Val di Rezzalo non è solo un esercizio fisico, ma un’immersione profonda nella cultura alpina più autentica. Il trekking può proseguire, come anticipato, per una stradina militare, che inizia a salire dolcemente e poi prende quota più decisamente.
Da lì l’obiettivo successivo è solo per chi è davvero allenato perché si arrivo al Passo dell’Alpe a 2.461 metri di altezza. Se deciderai di arrivare fino a qui, sappi che i chilometri che affronterai sono poco più di 12 con pendenze che vanno dal 12% al 26%.
In questa parte del percorso, si avverte il respiro antico della montagna: muretti a secco, larici isolati, marmotte e rapaci che sorvolano le creste.
È un cammino che invita a respirare a pieni polmoni, a sostare accanto a una fontana gelida o a una pietra liscia riscaldata dal sole.
Il grande pregio di questa valle, oltre alla bellezza, è la sua pace. Anche nei mesi più frequentati non è raro trovarsi soli a camminare, circondati solo dal suono dell’acqua e dal vento tra i rami.

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Come prepararsi: equipaggiamento, stagioni e consigli

Il periodo consigliato per fare questa escursione completa è quello che va da giugno a ottobre, ma se decidi di compiere il percorso che ti porta “solo” fino a San Bernardo allora è un trekking che puoi intraprendere anche in inverno. Anzi, è proprio durante la stagione invernale che la valle si trasforma in un paesaggio da fiaba, che sembra surreale, con la neve bianca e intatta, gli alberi carichi e i silenzi assoluti che ti invitano a riflettere e a respirare. Ricordati di avere i ramponcini. Le ciaspole, invece, si possono usare ma non sono necessarie. La neve, infatti, non mancherà ma il tracciato è sempre battuto.

Per rendere l’esperienza ancora più divertente, al ritorno puoi noleggiare uno slittino e scendere lungo la pista battuta fino al punto di partenza.

ALPIDEX Ciaspole Alzatacco 38-45

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Credit: courtesy photo

Non dimenticare, dunque, un equipaggiamento adeguato: scarponi impermeabili, bastoncini da trekking, uno zaino leggero ma ben fornito. In inverno, vestiti a strati e porta con te un thermos con bevanda calda.
Infine, tieni presente che in alta quota il meteo può cambiare in fretta: controlla sempre le previsioni prima di partire.
La Val di Rezzalo ti aspetta, dunque, in ogni stagione e a prescindere dal tuo livello di esperienza, con la promessa di un cammino autentico, indimenticabile, lontano dalle rotte più battute.

Articolo pubblicato il 02/06/2025 e aggiornato il 11/07/2025.