C’è un punto in cui il bosco si fa meno fitto, l’aria diventa improvvisamente più fresca e il vento arriva dritto in volto, senza ostacoli. In questo momento i tuoi passi diventano più ampi, più decisi. Attorno a te si allargano salite erbose, rocce nude, e quel tipo di silenzio che solo l’alta quota conosce.
Potresti dire di stare facendo un trekking sulle Alpi, ma la verità è che sei in tutt'altro luogo, in Toscana. Un posto a dir poco emozionante.
Il trekking toscano che ti porta sulle Alpi
No, non stai camminando sulle Alpi. Eppure lo spirito della montagna è evidente anche qui. Questo anello che parte dal Rifugio Cavone ti porta nel cuore più severo, incontaminato e selvaggio dell’Appennino Tosco-Emiliano, in una porzione che ha poco da invidiare alle creste alpine.
Il sentiero sale deciso tra faggi e abeti, poi si apre su ampi crinali erbosi dove il passo si fa fluido, quasi da trail. Si cammina in quota, tra i 1600 e i 2000 metri, sfiorando lo spartiacque tra Toscana ed Emilia. La vista? Si apre a 360°: dalla pianura padana alle cime dell’Abetone, nelle giornate terse arriva fino ad abbracciare le Apuane.
Crinali ventosi e un lago da fiaba
Il punto più alto di questo suggestivo trekking è il Corno alle Scale, 1.945 metri di roccia e cielo, raggiunto dopo un tratto che ti fa sudare, ma ti regala un premio sontuoso. Poco dopo, come una sorpresa d’alta quota, ecco il Lago Scaffaiolo: un piccolo specchio d’acqua limpida sospeso tra le onde dell’erba, sempre mosso dal vento. Fermati qui. Respira. Riempiti gli occhi di bellezza. Concediti un rinfrescante pediluvio (te lo sei meritato!).
Poi prosegui sul crinale fino a chiudere l’anello: sarà tutto un saliscendi muscolare, ma anche mentale. Perché in luoghi come questo il corpo spinge, ma è la testa che vola e si libera di tutto ciò che è negativo, stressante e opprimente. Potere del trekking nella natura.