Il trekking sul Monte Bianco è un invito a sfidare l’orizzonte, nel cuore pulsante delle Alpi occidentali. Tra Italia, Francia e Svizzera, questo colosso di granito e ghiaccio non è solo la vetta più alta d’Europa occidentale, ma anche una delle mete più suggestive per chi desidera esplorare a piedi ambienti d’alta quota, respirando cultura, e dedicandosi alla contemplazione e alla connessione profonda con la natura.

Camminare sul Monte Bianco significa attraversare paesaggi mutevoli: maestose vette, vallate profonde, borghi alpini, antichi pascoli e ghiacciai millenari si alternano dinanzi agli occhi di chi sceglie queste splendide località per il trekking. È un territorio che chiede rispetto, ma che sa ricompensare con generosità chi decide di percorrerlo con passo consapevole. Che tu sia un escursionista esperto o un appassionato alle prime armi, questo mondo sospeso tra cielo e terra saprà offrirti percorsi adatti e inaspettate meraviglie.

Monte Bianco, una balconata sul cielo, senza fatica

Punto di partenza ideale per chi desidera immergersi nella montagna senza affrontare dislivelli impegnativi, il sentiero che da Planpincieux conduce al Rifugio Bertone è un itinerario panoramico alla portata di tutti, bambini inclusi. In circa due ore, si percorrono sei chilometri tra boschi di larici e ampie radure fiorite, con un dislivello moderato che non supera i trecento metri. Lungo il tracciato, ben segnalato e costellato da punti sosta, si aprono scorci mozzafiato sulle Grandes Jorasses e sul dorsale che sovrasta la Val Ferret.

Il tratto finale, che si snoda su un falsopiano erboso, regala una visione spettacolare dell’intero massiccio del Monte Bianco; vista che si amplia una volta raggiunto il rifugio: una terrazza affacciata sul cielo e punto di ristoro perfetto per una sosta lenta e contemplativa. Fra gli itinerari di trekking più accessibili della balconata del Monte Bianco, è tra quelli che meglio coniugano bellezza, facilità e tempi contenuti di percorrenza, tre aspetti che ne fanno una meta privilegiata per chi cerca, in quota, equilibrio e meraviglia. Un’escursione che non pretende allenamento ma restituisce silenzio e tanta, tantissima bellezza.

monte biancopinterest
Paolo Graziosi/robertharding//Getty Images

Un passo dopo l’altro, nel cuore del Monte Bianco

Basta lasciarsi alle spalle la conca di Courmayeur e iniziare a risalire la Val Ferret per percepire subito un cambio di atmosfera: l’aria si fa più sottile, i suoni si diradano, il paesaggio si apre a perdifiato. Da qui parte uno dei tratti più amati dagli escursionisti che cercano sentieri di media difficoltà: il collegamento tra il Rifugio Bonatti e il Rifugio Elena. Si cammina per circa tredici chilometri (andata e ritorno), con un dislivello che sfiora i 600 metri, affrontabile in quattro o cinque ore a seconda del passo e delle soste.

Il sentiero è ben segnato, curato con attenzione, e costeggia panorami da cartolina: il ghiacciaio di Triolet accompagna gran parte del cammino, mentre le Grandes Jorasses continuano a dominare la scena con le loro creste imponenti. Nei momenti più silenziosi, specialmente al mattino presto, non è raro scorgere qualche stambecco o sentire il richiamo acuto delle marmotte. Il Rifugio Elena, alla fine del percorso, è un luogo che invita a fermarsi: per rifiatare, certo, ma anche per abbracciare con lo sguardo una delle viste più emozionanti della vallata. È una scelta di cui non puoi pentirti se sei alla ricerca di itinerari trekking sul Monte Bianco che combinino paesaggi straordinari e accessibilità, senza mai rinunciare al fascino della montagna vera e a un pizzico di sfida.

Sul filo dell’alta quota

Affrontare la salita al Monte Bianco partendo dal Rifugio Gonella, lungo la via del Dome du Goûter, significa entrare nel cuore dell’alpinismo classico, dove ogni passo richiede concentrazione, tecnica e rispetto per l’ambiente d’alta quota. Si parte dai 3.071 metri del Gonella, raggiungibile con una lunga salita dal versante italiano, per affrontare due giornate intense che culminano in vetta, a 4.810 metri. L’itinerario si sviluppa per circa 15-17 chilometri, con un dislivello positivo che supera i 1700 metri e richiede 10-12 ore effettive di cammino, senza contare le soste e la notte in rifugio.

Non è un percorso per escursionisti occasionali: servono una guida alpina, attrezzatura completa (ramponi, piccozza, corda), allenamento e acclimatazione. Il passaggio sul ghiacciaio del Dôme e l’ascensione finale, spesso soggetta a repentini cambiamenti meteo, rappresentano vere sfide anche per i più esperti. È uno degli itinerari alpinistici del Monte Bianco più impegnativi ma anche più appaganti, dove ogni fatica è ripagata da una conquista autentica e irripetibile.

monte biancopinterest
David Madison//Getty Images

Tour del Monte Bianco: l’anello del re in tre tappe (e oltre)

C’è un modo intelligente per affrontare il Tour du Mont Blanc senza impegnare dieci giorni né rinunciare alla grande bellezza: scegliere un tratto significativo, da percorrere in tre tappe ben costruite. Partendo da Courmayeur, si può raggiungere il Rifugio Bonatti seguendo sentieri che si affacciano sulle Grandes Jorasses, tra rododendri e saliscendi. Il giorno dopo si risale verso il Col Ferret, valico alpino che separa l’Italia dalla Svizzera, e si scende nella verde Val Ferret elvetica fino a La Fouly. Il terzo giorno si attraversano boschi silenziosi e piccoli borghi fino a Champex-Lac, con il suo lago da cartolina. In tutto, si percorrono poco meno di 55 km, con dislivelli ben distribuiti e paesaggi di rara bellezza. I rifugi offrono l’essenziale: cibo caldo, letti condivisi, tramonti indimenticabili.

Se desideri invece affrontare l’intero giro, i numeri cambiano: oltre 170 km in 7–10 giorni, tra Francia, Svizzera e Italia, su sentieri ben segnati ma non sempre facili. La difficoltà del Tour del Monte Bianco non si lascia ridurre a una formula: dipende da meteo, allenamento, tappe scelte e capacità di adattamento. Non è un trekking estremo, ma nemmeno una passeggiata: è un viaggio da pianificare a tavolino con attenzione meticolosa.

Tour del Monte Bianco. Tour du Mont Blanc. Il grande classico tour delle Alpi tra Francia, Italia e Svizzera

Tour del Monte Bianco. Tour du Mont Blanc. Il grande classico tour delle Alpi tra Francia, Italia e Svizzera
Credit: courtesy photo

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione