È uno di quei luoghi che non ti aspetti. Nascosto tra le pieghe di un paesaggio che pare addormentato, custodisce una forza spettacolare e verticale, che si svela solo a chi ha voglia (ed energia) di guadagnarsela.
Il sentiero non è esattamente tra i più semplici: il dislivello si fa sentire, il fondo chiede attenzione, ma il premio in palio è grande. Si cammina in silenzio, tra alberi di faggi e muschio umido, mentre l’aria si fa via via più fresca. E poi, d’un tratto, la senti prima di vederla: un potente ruggito d’acqua che rompe la quiete, è la seconda cascata più alta d'Italia e ti trovi in un posto che non immagineresti mai.
La seconda cascata più alta d’Italia si nasconde qui
La meta che ti invitiamo a raggiungere a piedi è la Cascata della Diosilla di Santa Maria di Falleri, nel cuore del Lazio, a circa un’ora e mezza da Roma. Con i suoi 120 metri di salto complessivo, rappresenta la seconda cascata più alta d’Italia. Si trova nel territorio del comune di Fabrica di Roma, incastonata nel verde del Parco Naturale Regionale Marturanum.
Il punto di partenza ideale per il trekking è il borgo abbandonato di Santa Maria di Falleri, raggiungibile in auto con facilità. Da qui si snoda un sentiero segnalato, ma niente affatto banale: circa 400 metri di dislivello in salita e una percorrenza media di 2 ore tra andata e ritorno, su fondo misto e in certi punti scivoloso. Attraverserai boschi di querce, gole di tufo e radure ombrose, con tratti esposti e un crescendo di emozione. Lo spettacolo finale è un muro d’acqua che pare cadere direttamente dal cielo, circondato solo dal verde degli alberi e dalle rocce levigate dallo scroscio millenario.