Individuare il cammino che fa per te comporta considerare più fattori insieme: tematica, grado di allenamento, lunghezza e giorni a disposizione, tracciato lineare o ad anello, stagione ideale. Senza però dimenticare mai che “la strada si apre mentre la percorriamo” e spontaneità, istinto e leggerezza non vanno mai dimenticate. Tolgono i pesi inutili.

Il cammino a piedi in Italia è un movimento in costante crescita da decenni. Negli ultimi 5-6 anni la tendenza è aumentata ulteriormente. Tanti territori stanno rispondendo alle esigenze di camminatori, esperti e neofiti, mettendo in sicurezza i tracciati, aumentando le opzioni per l’accoglienza e l’assistenza, ideando soluzioni di logistica orientate alla comodità e sostenibilità. Scegliere soltanto alcuni cammini tra le tante opzioni che il territorio italiano accoglie è sicuramente riduttivo. Ne segnaliamo 5, tra quelli che ci sembrano più particolari.

Prima segnaliamo due strumenti, che possono essere utili per orientarsi nell’universo cammini. Il sito camminiditalia.org raccoglie, anche tramite app navigabile off line, la quasi totalità dei cammini italiani, con le caratteristiche essenziali dei tracciati descritti, i punti acqua, la segnaletica, i contatti utili e le testimonianze dei camminatori.

Tra l’infinità di proposte disponibili nelle librerie, segnaliamo Cammini d’Italia (a cura di Monica Nanetti - Terre di mezzo Editore, 320 pagine, 24,90 euro): una selezione di 100 cammini per tutti i livelli di esperienza, dal nord a sud della penisola, tra itinerari storici e nuovi percorsi, vie di pellegrinaggio e trekking.

Sono alcuni dei cammini più belli e particolari d'Italia

Una gran bella sorpresa.

Il cammino di San Cristoforo – Friuli Venezia Giulia – Partenza: 3 percorsi alternativi, in linea o ad anello, in provincia di Pordenone. Lunghezza: oltre 350 km.

Contatti: Associazione Montagna Leader Scarl – email: [email protected] - telefono. 042771775

Il cammino di San Cristoforo si snoda lungo 3 percorsi alternativi: la Pedemontana (9 tappe, 159 km), i Magredi (6 tappe, 150 km), l’Anello Val Meduna (3 tappe, 54 km). In totale sono oltre 350 km, nel territorio di 25 comuni del Friuli Occidentale. Un invito ad immergersi nella bio diversità e nell’incontro con le comunità locali. È un tracciato nuovo, della bellezza inaspettata, sospeso tra storia, arte e meditazione in natura. Il cammino porta alla scoperta di due siti UNESCO, le Dolomiti friulane e i millenari Palù di Livenza con le palafitte. E ci sono anche i Magredi, una steppa che non ti aspetti di trovare in Italia, interrotta dai borghi della pedemontana, tra tracce di storia che dalla preistoria portano all’industria moderna.


Ribelle, muoviti e cammina.

Il cammino dei Ribelli – Piemonte – Partenza e Arrivo: Arquata Scrivia (Alessandria) – Tappe: 7. Lunghezza: 130 km.

Contatti: [email protected]

Un trekking ad anello nella Val Borbera, zona poco battuta, condivisa tra Piemonte, Liguria, Emilia e Lombardia. E il motivo della scoperta è davvero un caleidoscopio di suggestioni. Tra la natura selvaggia in Appennino, si incontrano donne e uomini ostinatamente convinti di lavorare per la rinascita contadina, sociale e spirituale, sulle sponde del Borbera. Le 7 tappe compongono un anello… ribelle. Il tracciato è nato dal basso, per iniziativa sociale finalizzata a far rinascere un territorio spopolato, unendo i frammenti che lo caratterizzano. Impossibile quindi comprende lo spirito dei luoghi attraversati senza fermarsi a conoscere i racconti e le iniziative di resistenza culturale di questa Valle, dove si sono mossi partigiani, nomadi e banditi, e ora trovano ospitalità ribelli che vanno a patti con la Natura, per trovare un modo di vivere alternativo al consueto luogo comune. È il cammino preferito di Maurizio Carucci, voce del gruppo musicale Ex-Otago tra i fondatori di Cascina Barbàn, una delle esperienze di incontro in val Borbera.


Giocando a nascondino col mare.

La Via del Sale – Lombardia - Liguria – Partenza: Varzi (PV) Arrivo: Portofino (GE) – Tappe: 5. Lunghezza: 87 km.

Contatti: La Pietra Verde – email:[email protected]

La Via del Sale, da Varzi a Portofino, ripercorre uno degli storici percorsi utilizzati per il trasporto del sale, merce preziosissima in passato e sino alla diffusione dei frigoriferi per la conservazione dei cibi. Poco meno di 90 km, 4 tappe, curiosamente una nel territorio della Lombardia, una tra Emilia Romagna e Piemonte e due in Liguria. Un quadrangolare dove il panorama cambia costantemente in quello che, tutto sommato, è un fazzoletto di terra. Il percorso è caratterizzato da sentieri, mulattiere e strade bianche, alcune delle quali seguono geometrie originali tracciate in epoca romana. La costante è il saliscendi, dolce, ma continuo, elemento che suggerisce di essere allenati, anche mentalmente, per affrontare la Via del Sale. Il premio è la natura che cresce e si rigenera indisturbata e spontanea, permettendo di immergersi nel presente, senza pensare ad altro che non sia quel curioso nascondino che nasconde e poi fa apparire il mare.


In cammino con la gioia.

Il cammino di San Filippo Neri – Lazio – Partenza: Cassino (FR). Arrivo: Gaeta (LT) – Tappe: 7. Lunghezza: 120 km.

Contatti: Gruppo Cammino di San Filippo Neri – email: [email protected]– WhatsApp: 3516929590

Il cammino di San Filippo Neri ha appena 3 anni. Nel 2022 alcuni insegnanti appassionati camminatori cercano di far proseguire verso il golfo di Gaeta il classico cammino di San Benedetto. Durante le attività di tracciatura, viene notato che i punti di passaggio obbligato verso il mare sono accomunati da iscrizioni o segna strada che ricordano il passaggio di Filippo Neri, il Santo della gioia. Il nuovo cammino è apparso così dal passato. E ci si trova sotto i piedi (o in bicicletta o a cavallo) qualcosa che sospende il tumulto delle giornate frenetiche. Forse il segreto è raggiungere luoghi davvero poco frequentati, o scoprire quelli molto conosciuti da direzioni e quindi prospettive inconsuete. 120 km, 7 tappe, che iniziano dal monastero di Cassino. La quinta tappa, da Esperia al rifugio Acquaviva a Filetto di Formia, toglie il fiato (24k 1.050 metri di dislivello), anche allo sguardo. Arrivati al Monte Altino, lo sguardo colma il vuoto verso il Golfo di Gaeta e le isole ponziane. E ci si commuove per quanto sia armonioso e generoso di blu quel tratto di costiera. E se il sole è propizio, si riesce ad ammirare persino l’isola di Capri e il Circeo. Così la riviera d’Ulisse resta nell’anima. Poi si riprende per l’eremo di San Michele arcangelo. La facciata ha più di mille anni, dentro si apre una cavità naturale di dimensioni incredibili. Tanto di tutto, accidenti.


Storia a cielo aperto.

Magna via Francigena – Sicilia – Partenza: Palermo. Arrivo: Agrigento – Tappe: 9/11. Lunghezza: 189 km.

Contatti: Vie Francigene di Sicilia - www.viefrancigenedisicilia.it

Una via di comunicazione al centro del Mar Mediterraneo. Da nord a sud della Sicilia, tra i punti nevralgici di Palermo e Agrigento. Poco meno di 200 km, 9 o 11 giorni previsti, in compagnia di segni vivacissimi di antichi romani, greci, arabi, normanni, bizantini. Dalla Palermo araba alla rocca di Agrigentum, lungo tratturi, vie in terra battuta e strade poco trafficate. La storia a cielo aperto. Ma anche avvolti dalla cultura delle comunità locali, che si incontrano lungo il percorso da mare a mare. Infatti, alcune tappe sono inframezzate dalla possibilità di vivere in prima persona il territorio che ospita il cammino. La stagione ideale, specie per godersi i colori, è la primavera. E si mangia divinamente.