Il trekking in Sardegna è una pratica che svela l’anima più autentica dell’isola, al di là delle sue spiagge celebri. Tra rilievi granitici, canyon nascosti, foreste solitarie e sentieri tracciati con perizia, se ami camminare scoprirai un mondo che sa rivelarsi selvaggio e raffinato nello stesso tempo.

La varietà dei paesaggi e la ricchezza naturalistica ti offrono occasioni uniche per metterti in cammino. Ogni passo diventa così un modo per riconnetterti con la natura e con te stesso, in un territorio che sa sorprendere anche chi crede di conoscerlo già da cima a fondo.


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Sentieri trekking nel sud dell’isola

Il sud della Sardegna offre itinerari escursionistici di sorprendente varietà, sospesi tra mare cristallino e montagne aspre. Qui si alternano sterrate panoramiche e canyon selvaggi, attraversando zone ancora poco frequentate dal turismo di massa. Il clima mite e la vegetazione profumata rendono il trekking un’esperienza sensoriale, spesso in totale solitudine.

La bellezza dei paesaggi, unita a una natura primitiva e sincera, regala percorsi che uniscono avventura e contemplazione.

Sentiero del Marganai (Iglesiente)

Nel cuore dell’Iglesiente si snoda il Sentiero del Marganai, un itinerario affascinante e impegnativo lungo circa 25 km, che collega Domusnovas a Buggerru attraversando fitte leccete, ambienti calcarei e antiche aree minerarie. Il percorso presenta un dislivello moderato ma continuo, con tratti esposti e rocciosi che richiedono buona preparazione fisica. Lungo il cammino si incontrano vecchi edifici industriali, gallerie dismesse e numerosi pannelli informativi curati dal CAI. La varietà paesaggistica, tra vegetazione mediterranea e altipiani brulli, accompagna il camminatore in un viaggio suggestivo nel cuore storico e selvaggio del Sulcis. È consigliato suddividere il tracciato in due tappe, con possibilità di bivacco. Ideale per escursionisti esperti o allenati.

Cala Goloritzé da Su Porteddu (Baunei)

Se cerchi un sentiero trekking nel sud della Sardegna breve ma iconico, quello che conduce a Cala Goloritzé è la scelta ideale. L’escursione parte dall’altopiano di Su Porteddu e segue un percorso di circa 7 km andata e ritorno, con un dislivello di 470 metri. In poco più di due ore ti ritroverai in una delle calette più celebri d’Europa, Patrimonio Naturale dell’Umanità. L’itinerario, ben segnalato, alterna tratti ombreggiati a scorci panoramici mozzafiato sull’altopiano del Golgo. È adatto anche a camminatori in erba. Indispensabili scarpe da trekking e riserva d’acqua: il ritorno è tutto in salita, ma lo spettacolo della spiaggia ti ripagherà di ogni sforzo, promesso.

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Percorsi trekking nel nord della Sardegna

Il nord della Sardegna ti catapulta in un paesaggio unico, in cui il granito levigato dal vento si mescola a boschi profumati e scorci marini da cartolina. Se hai voglia di camminare circondato da forme rocciose surreali o salire tra le creste fresche del Limbara, qui troverai due escursioni imperdibili, molto diverse tra loro ma ugualmente suggestive. Capo Testa, vicino a Santa Teresa Gallura, è una passeggiata accessibile tra sculture naturali e panorami sull’arcipelago de La Maddalena. Il Monte Limbara, invece, regala un’escursione più lunga e intensa, ideale se ami i sentieri di montagna e la solitudine dell’altopiano gallurese.

Trekking a Capo Testa (Santa Teresa Gallura)

Capo Testa è un luogo fuori dal tempo, dove ogni passo sembra avvicinarti a un paesaggio surreale. Il sentiero ad anello più frequentato si snoda per circa 6 km lungo la costa granitica, in un continuo gioco di forme scolpite dal maestrale: archi, colonne, volti di pietra. Il dislivello è minimo, circa 100 metri, e l’escursione adatta anche ai bambini. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai tratti su roccia e ai passaggi nella vegetazione, che possono risultare impegnativi in alcune sezioni. Troverai pannelli esplicativi che raccontano la flora, la geologia e le leggende del luogo. Dalla valle della Luna fino al faro di Capo Testa, ogni scorcio regala viste indimenticabili sulle Bocche di Bonifacio sull’Arcipelago de La Maddalena. Un’avventura breve ma intensissima, perfetta se cerchi escursioni in Sardegna che uniscano natura e magia. Oltre alle scarpe da trekking leggere e a una buona scorta d’acqua, non dimenticare il cappello: il sole qui è protagonista quanto il paesaggio.

Monte Limbara da Vallicciola (Tempio Pausania)

Il massiccio del Limbara domina l’entroterra gallurese con le sue rocce e i suoi boschi secolari. Partendo dalla località di Vallicciola, potrai intraprendere un anello di circa 10 km che si articola tra pinete, lecci e formazioni rocciose dalle forme scultoree. Il dislivello si aggira intorno ai 500 metri, con pendenze costanti ma mai estreme: serve una discreta preparazione fisica, ma il percorso è sempre ben segnalato. Salendo di quota, incontrerai scorci panoramici sul nord della Sardegna e, nelle giornate limpide, potrai perfino scorgere la Corsica. La vegetazione è sorprendentemente rigogliosa, grazie al microclima fresco e umido: un’oasi ideale d’estate. Una volta giunto in vetta, potrai toccare la storica croce del Limbara e abbracciare con lo sguardo le vallate galluresi, tra solitudine, bellezza e silenzio assoluto.

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Trekking facili in Sardegna

Non serve essere un esperto di escursionismo per godersi la Sardegna a piedi: l’isola offre anche sentieri perfetti per famiglie con bambini, anziani e semplici amanti della natura in cerca di tranquillità. A pochi chilometri da Alghero, nella regione del Coros, il sentiero naturalistico del Monte Minerva è una piccola gemma immersa nel silenzio. L’anello di circa 3,5 km si percorre in meno di un’ora e attraversa un altopiano boscoso con querce da sughero, affacciandosi a tratti su splendidi scorci verso la valle sottostante. Lungo il tracciato troverai pannelli didattici che illustrano flora, fauna e geologia del sito, oltre ad aree attrezzate con tavoli e sedute perfette per una sosta o un picnic. Il fondo è compatto e ben segnalato, il dislivello pressoché nullo, e l’ambiente sempre accogliente. Nei periodi primaverili o dopo le piogge, i prati si coprono di orchidee selvatiche e fiori spontanei, rendendo l’esperienza ancora più magica. Sul versante opposto dell’isola, nel Sulcis-Iglesiente, puoi invece seguire un tratto accessibile del lunghissimo (500km) Cammino Minerario di Santa Barbara, tra Iglesias e Nebida. Questo percorso, lungo circa 10 km, ripercorre antiche vie di collegamento tra miniere e mare. Lungo il cammino si incontrano i resti di impianti industriali ottocenteschi, pozzi dismessi e villaggi minerari abbandonati, oggi inglobati nella natura. Ma la vera meraviglia arriva all’improvviso: il panorama sull’antica laveria Lamarmora di Nebida, a picco sul mare, è uno dei più iconici della costa sud-occidentale. Un itinerario trekking perfetto per chi cerca una full immersion paesaggistica e culturale, anche senza molta esperienza escursionistica e preparazione fisica.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione