Anche se spesso a intraprenderlo non sono appassionati del genere, si può definire un trekking e pure tra i più famosi del mondo. Il Cammino di Santiago ha evidenti radici religiose e chi lo intraprende quasi sempre lo vede più come un pellegrinaggio che un’escursione.

Tuttavia va da sé che un viaggio di tale portata comporta non solo la scoperta di sé, ma anche uno spirito di avventura e l’immersione totale nella natura. Ci vuole preparazione fisica e il giusto equipaggiamento. Insomma non è proprio una… passeggiata. Eppure sono sempre più le persone che decidono di affrontarlo. Ogni tratto ha un fascino tutto suo, ma a detta di molti che l’hanno percorso, questa è la tappa più bella del Cammino di Santiago.

Ecco qual è la tappa più bella del Cammino di Santiago

È abbastanza comprensibile che definire in maniera oggettiva quale sia il tratto più suggestivo, emozionante o coinvolgente di questo percorso appare impossibile. Le preferenze personali ed emotive in questo caso giocano più che mai un ruolo fondamentale. C’è chi è rimasto incantato della tappa Orbigo-Astorga, grazie al suo percorso che si snoda tra rocce e foreste, e chi dal tratto Pedrouzo-Santiago, dovuto al fatto che la meta era raggiunta e quindi la fatica giunta al termine. Fatta questa premessa, pare che la maggior parte delle persone consideri la tappa più bella del Cammino di Santiago la Roncisvalle-Pamplona, anche grazie ai luoghi storici che si incontrano come la Collegiata Reale nella comunità autonoma di Navarra, un complesso architettonico formato da diverse strutture come la chiesa, le cappelle, il museo, la biblioteca e anche l'ostello.

Questa tappa è la seconda del percorso e dista 753 chilometri da Santiago. È lunga 48 chilometri, ha una quota minima di 420 metri e una massina di 962 e per percorrerla ci vogliono dalle 4 alle 5 ore a seconda del passo e delle soste che si decide di fare. Questo tratto è davvero suggestivo e si snoda tra boschi e paesini medioevali, come Zubiri e Larrasoana, dotati di ponti meravigliosi, rispettivamente il Ponte della Rabbia e il Ponte dei Banditi.

È considerata una tappa di difficoltà medio-alta e molti preferiscono affrontarla in bicicletta. Se invece non ne hai una, devi stare particolarmente attento alle discese che si incontrano. Si tratta di pendii rocciosi e il consiglio che possiamo darti, qualora hai troppo peso nello zaino, è quello in alcuni tratti di deviare dal percorso originale dei pellegrini per percorrere la strada asfaltata.

Ogni anno mezzo milione di persone affrontano il Cammino di Santiago

Il Cammino di Santiago è qualcosa che va ben oltre un trekking particolarmente impegnativo. Si tratta di un vero e proprio viaggio con sé stessi, in cui prendere conoscenza di alcuni aspetti della propria esistenza e cercare di ritrovare una serenità che pare smarrita. Il profilo mistico-religioso è altissimo, basti pensare che ogni anno circa mezzo milione di persone decide di affrontarlo. È formato da una serie di percorsi che portano a Santiago de Compostela dove si trova la tomba dell’apostolo San Giacomo (da qui anche il nome di Cammino di San Giacomo) e ha origini medioevali, che attira persone da tutto il mondo.

La sua forma più celebre è il Cammino Francese, lungo circa 800 chilometri e per percorrerlo a piedi ci si impiega un mese abbondante. Esistono anche percorsi alternativi con lunghezze variabili. Ad esempio c’è il Cammino Primitivo di 325 chilometri, che parte da Oviedo, o il Cammino Portoghese di 620 chilometri con partenza da Lisbona, o ancora il Cammino Inglese che con i suoi 110 chilometri è decisamente il più breve e parte da Ferrol.