Il Cammino del Salento non è solo un percorso da attraversare, ma un viaggio che resta impresso nella tua memoria per sempre. Camminare qui significa fare esperienza diretta di un Sud generoso, in particolare della regione Puglia, dove il tempo si misura in incontri e meraviglie quotidiane.
Un invito a respirare il profumo del mare e a lasciarsi guidare dalla bellezza essenziale di una terra che sa accogliere chi ha il coraggio di scoprirla a piedi.
LEGGI ANCHE:
- Sono questi i dieci sentieri più belli d’Italia per fare trekking
- Cammino Retico: un trekking da sogno nelle Dolomiti
- Trekking sulla Collina di Superga, immerso nella natura ma a due passi dalla città
Cos’è il Cammino del Salento
Il Cammino del Salento è un trekking a tappe che ti permette di attraversare il tacco d’Italia da nord a sud, a piedi. In circa una settimana, camminerai per 135 km partendo da Lecce e arrivando a Santa Maria di Leuca, passando per paesi, campagne, uliveti, e tratti di costa. Non serve essere, sportivi o esperti escursionisti, basta avere voglia di camminare alla scoperta del Salento. Lungo il percorso incontrerai persone, storie, tradizioni locali e piatti tipici. Ogni giornata ti regala qualcosa: magari un tratto panoramico sul mare, una masseria dove fermarti a mangiare, un piccolo borgo che non ti aspettavi.
Tappe principali del Cammino
Il Cammino del Salento si sviluppa su sei tappe che ti permettono di coprire tutto il percorso in una settimana. Ogni tappa misura tra i 20 e i 25 km.
Si parte da Lecce, affascinante città barocca, e si prosegue verso il cuore della penisola salentina attraversando San Cesario, Galatina, Soleto, Supersano e il bellissimo borgo di Specchia, uno dei più suggestivi dell’intero cammino. Da lì, il sentiero si dirige verso Corsano, Gagliano del Capo e infine Santa Maria di Leuca, punto d’arrivo simbolico e reale, dove il faro domina l'incontro tra i due mari.
Durante il percorso potrai scegliere tra due varianti: la Via del Mare, più panoramica e vicina alla costa, e la Via dei Borghi, che attraversa l’entroterra con i suoi paesi e le sue tradizioni.
Via del Mare
Questa variante parte sempre da Lecce e arriva a Leuca e si sviluppa prevalentemente lungo la costa adriatica, toccando luoghi spettacolari come Otranto, Porto Badisco, Santa Cesarea Terme, Castro, Marina di Andrano, Tricase Porto e Novaglie.
Il sentiero è un susseguirsi di scogliere, grotte, sentieri tra le erbe selvatiche e scorci da cartolina. Nei mesi più caldi, ci si può anche concedere un tuffo tra una tappa e l’altra.
Via dei Borghi
La Via dei Borghi è perfetta se preferisci l’entroterra, la vita dei piccoli centri e la possibilità di entrare davvero in contatto con la cultura locale. Questo tracciato passa attraverso paesi come Galatina, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Maglie, Supersano, Specchia e Gagliano del Capo, offrendo una prospettiva più autentica e meno turistica del Salento.
Lungo la via troverai piazze tranquille, cortili nascosti, panifici storici e artigiani che ancora lavorano come un tempo. Non mancano comunque i paesaggi naturali, le pinete, i vigneti, gli uliveti e le campagne rosse di terra che caratterizzano il territorio.
Difficoltà e dislivello
Se ti stai chiedendo quale sia la difficoltà del Cammino del Salento, la risposta è che si tratta di un percorso adatto a chi è in buona salute e ha una minima esperienza di cammino; non ci sono tratti tecnici né salite eccessive.
Il dislivello del Cammino del Salento è infatti contenuto: si tratta di leggere pendenze collinari, con qualche saliscendi più marcato soprattutto nella zona costiera tra Tricase e Leuca. Le tappe sono abbastanza lunghe, quindi è importante abituarsi a camminare ogni giorno per diverse ore. Con un po’ di allenamento e un’attrezzatura adeguata, è un cammino accessibile anche a chi non ha esperienze pregresse.
Esperienze da non perdere lungo il cammino: sapori e cultura del territorio
Oltre al paesaggio, il Cammino del Salento ti offre la possibilità di conoscere da vicino una cultura ricca di tradizioni. Fermati a parlare con chi vive nei piccoli centri, chiedi consiglio su dove mangiare, lasciati guidare dai racconti.
Non perdere l’occasione di assaggiare le specialità locali: il pane cotto a legna, il pasticciotto, ma anche i piatti di pesce fresco nei paesi costieri o i formaggi delle masserie. In alcune tappe potresti incontrare eventi, sagre, laboratori di tessitura o di ceramica.
E poi c’è la musica: magari ti capiterà di ascoltare un gruppo che suona la pizzica in una piazza. Tutto contribuisce a rendere il cammino un’esperienza viva e autentica.
Come organizzare il viaggio sul Cammino del Salento
Organizzare il Cammino del Salento non è complicato, ma è bene partire preparati. Puoi scegliere se percorrerlo in autonomia, prenotando da solo le strutture dove dormire, oppure affidarti a operatori che offrono pacchetti con trasporto bagagli e assistenza.
La segnaletica è presente lungo gran parte del tracciato, ma conviene avere con sé le tracce GPS aggiornate o una guida cartacea. Per dormire ci sono b&b, agriturismi e ostelli convenzionati lungo il cammino. Porta con te abbigliamento tecnico, una buona protezione solare, un cappello e acqua in abbondanza, soprattutto in estate.
Il periodo migliore per partire va da marzo a giugno e da settembre a ottobre, quando le temperature sono ideali per camminare e il Salento è meno affollato.
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione