Per tutti gli appassionati di escursioni in montagna, i bivacchi esercitano da sempre un fascino particolare. Rispetto ai normali rifugi, lasciano quella primordiale sensazione di isolamento dal mondo che appaga tutti coloro che vogliono distaccarsi dalla frenesia di cui siamo vittime nella vita di tutti i giorni.
Nei bivacchi, il tempo sembra quasi essersi fermato; si ritorna alle origini dell’alpinismo, in cui era necessario solo il minimo indispensabile per garantire la sopravvivenza in un ambiente ostile.
Ecco dove si trova la navicella spaziale che domina il Monte Bianco
In questo contesto, il bivacco Gervasutti rappresenta un unicum: a tutti gli effetti si tratta di una navicella aerospaziale, per metà sospesa nel vuoto a 2835 metri di altitudine, che domina la Val Ferret, nel cuore del massiccio del monte Bianco.
Una costruzione moderna e futuristica, che contrasta con la concezione architettonica tipica del bivacco, ma soddisfa a pieno coloro che, nelle proprie escursioni ad alta quota, vogliono vivere un’esperienza a pieno contatto con la maestosità della montagna.
La struttura del bivacco Gervasutti sul Monte Bianco
La nuova struttura, creata dagli architetti Luca Gentilcore e Stefano testa, fu inaugurata nel 2011 ed è realizzata con una scocca modulare a sezione ellittica, in sandwich composito di vetroresina e isolante. In sintesi: un’impostazione costruttiva derivata dall’aeronautica che permette al bivacco di resistere alle condizioni estreme dell’alta quota. L’interno è di circa 30 mq ed è diviso in due aree: la zona giorno con due tavoli e una cucina con piastra elettrica e la zona notte, costituita da 12 posti letto disposti su tra piani. Sono presenti, inoltre, alcune dotazioni tecnologiche di base come una radio di emergenza, una rete wi-fi e dei pannelli solari che permettono di illuminare i locali con luci a led e di alimentare una presa elettrica.
Ciò che rende veramente speciale la permanenza al bivacco, è senza dubbio la presenza dei giganteschi oblò, illuminati di notte, da cui è possibile ammirare il meraviglioso panorama che si apre sulla Val Ferret.
Come raggiungere il bivacco Gervasutti
Si parte dalla località di Lavachey, a circa 1660 di altitudine e dopo una prima parte di camminata su strada asfaltata, si supera il ponte sulla Dora di Ferret per iniziare l’escursione vera e propria. Non adatto ai principianti, la direzione del percorso è segnalato da grandi bolli gialli e ometti ma si deve prestare comunque grande attenzione per evitare di sbagliare.
Superati i 2000 metri, iniziano le vere difficoltà, con tratti di salita molto ripidi fino a giungere alle pareti da scalare con l’aiuto delle corde. Bisogna sicuramente procedere con cautela ed è richiesta massima esperienza in questo tipo di ambiente. Il paesaggio, tuttavia, ripaga senza dubbio tutti sforzi e la vista sul ghiacciaio Freboudze toglie il fiato. Un’astronave in un ambiente ostile ma bellissimo: non un film di fantascienza ma l’iconica realtà del bivacco Gervasutti.