Non c'è alcun dubbio di chi sia l'ultramaratoneta più forte del mondo. È lituano e si chiama Aleksandr Sorokin.

Dopo aver stabilito il record mondiale di 100 miglia e 12 ore lo scorso gennaio nella stessa gara e quello delle 24 ore, nello scorso weekend ha fatto registrare anche la miglior prestazione mondiale di 100 km.

Sulla pista del Centurion Running Track 100 Mile a Bedford, in Inghilterra (gara che prevede tre distanze, 100 km, 100 miglia e12 ore), ha migliorato il precedente primato appartenente al giapponese Nao Kazami, fermando il cronometro a poco più di sei ore, 6:05:40. Sorokin ha corso a una media di 3:39 minuti al chilometro, un po' come fare due volte e mezzo una maratona in 2 ore e 32 minuti, e durante la sua prova ha anche migliorato il suo record lituano dei 50 chilometri, in 03:01:50.

In realtà la prestazione di Sorokin non verrà riconosciuta da World Athletics come record mondiale di 100 km per l'atletica leggera, non soddisfando alcune delle condizioni necessarie alla sua ufficializzazione, prima fra tutte la misurazione standard del percorso e la tipologia di terreno sulla quale la gara è stata corsa (in pista), proprio come avviene ad esempio per la validazione delle maratone.

Dopo le dovute verifiche, sarà invece molto probabilmente ufficializzata dal IAU, l'Associazione Internazionale degli Ultrarunners, che dal 2015 non distingue più tra le diverse superfici di corsa e raccoglie tutti i record su diverse distanze, dalla 50 chilometri alla 6 giorni.

Sorokin, 40 anni, ha iniziato a correre nel 2013, per rimettersi in forma come tanti altri runner, scoprendo ben presto di essere portato per le lunghe distanze. Non è mai stato un atleta professionista, ma avendo perso il lavoro durante la pandemia, ha iniziato ad allenarsi anche due volte al giorno correndo ogni settimana tra i 250 e i 300 chilometri e concentrandosi sugli allenamenti di forza, ciclismo e nuoto, indispensabili per rimanere così tanto tempo sulle gambe.