Nella maratona è ormai chiaro: avere una super scarpa, con suola spessa e piastra in fibra di carbonio, è indispensabile per permettere agli atleti di competere ai massimi livelli. E nella marcia?
No, nella marcia purtroppo no. Ci si affida spesso al caso e all'approssimazione, perché da almeno 20 anni nessun brand studia e produce calzature che abbiano le caratteristiche adatte al complesso e raffinato gesto dell'atleta marciatore.
Tutto fino ad oggi. Come testimonia il grandissimo successo dell'azzurro di marcia Massimo Stano nella 35 Km ai campionati mondiali di Eugene (Oregon), qualcosa si poteva fare. E qualcosa Massimo Stano, il suo allenatore Patrizio Percesepe e il suo staff lo hanno fatto grazie alla collaborazione con il brand italiano Diadora.
Cercando nel panorama delle calzature da running prodotte nel mondo, lo staff di Stano si è imbattuto in una scarpa da running lanciata poco più di un anno fa da Diadora e dalle caratteristiche assolutamente e inedite.
Sia per l'allenamento che per la gara Mondiale, Diadora ha fornito a Massimo Stano una versione su misura di Equipe Corsa, la scarpa racer leggera del marchio. L’analisi del gesto dell’atleta, insieme a uno studio biomeccanico del suo movimento messo in atto presso il Centro Ricerche Diadora (CRD) ha confermato che le caratteristiche della scarpa avrebbero potuto essere d'aiuto all'atleta per essere ancora più forte in una distanza nuova come la 35 km di marcia, dove le doti di resistenza si coniugano a quelle di velocità del gesto.
“Quando abbiamo iniziato a collaborare con Diadora ci siamo subito resi conto che quella scarpa aveva le caratteristiche giuste per andare più veloce – spiega l'atleta pugliese di Palo del Colle Massimo Strano, campione olimpico e campione mondiale di marcia –. L'intersuola allargata, il tallone arrotondato, in particolare, conferisce più fluidità al gesto della marcia, permettendo una velocità di crociera superiore. Indossandola nei primi test ho notato che ha risolto immediatamente anche gran parte dei problemi di asimmetria che mi causano problemi fisici”.
Per Massimo è stata la ciliegina sulla torta, capace di supportarlo in una stagione che per lui era di conferma dopo l'oro vinto a Tokyo. Per il mondo della marcia è cominciata la caccia alla Diadora Equipe Corsa. Qualcuno l'ha osservata pensando che potesse essere irregolare, altri la stanno studiando per capire se sia in grado di fornire un effettivo vantaggio. Tutti la vogliono, anche perché la punta particolarmente allungata aiuterebbe i marciatori a ridurre il rischio di ammonizioni.
Il design della “power unit”, composto da suola e intersuola, è pensato per assecondare il gesto naturale dell’atleta e migliorarne l’efficacia. “La velocità” è garantita dal tallone molto arrotondato, che velocizza la transizione del piede dalla fase di appoggio a quella di spinta. “La stabilità” dell’avampiede, come avviene nei modelli da pista, è assicurata dall’inserimento di un’area più ampia nella zona che precede quella metatarsale. Per ottimizzare la leva di spinta e ottenere il massimo risultato nella fase finale dell’appoggio, la suola è stata allungata nella parte anteriore. L’elevata reattività è ottenuta attraverso l’utilizzo di una speciale mescola (dd-anima, una schiuma molto elastica e reattiva) che compone l’intersuola.
“Abbiamo lavorato su una scarpa che potesse essere veloce per chi corre, abbiamo ottenuto un doppio obiettivo – spiega Gelido Bordin, campione olimpico di maratona a Seul 1988 e oggi manager del gruppo Diadora -. Abbiamo la scarpa perfetta anche per i marciatori. Per la prima volta dopo almeno 20 anni c'è una scarpa che sembra pensata per loro. Abbiamo lavorato a lungo con lo staff di Massimo Stano, sia sul campo che nel nostro centro ricerche – continua Bordin – e abbiamo avuto modo di verificare che le soluzioni tecniche della Equipe Corsa offrono un grande vantaggio anche ai marciatori. Con Massimo abbiamo lavorato a una personalizzazione della scarpa, in accordo con le norme della World Athletics, in modo da poter ottenere il massimo. Devo dire che è stata fondamentale la visione di Patrizio Percesepe e di Massimo Stano che erano alla ricerca della miglior frequenza nel gesto della marcia”.
Il campione Massimo Stano questa volta sarà in gara nella 20 km di marcia in programma sabato 20 agosto dalle 8,30 sulle strade di Monaco di Baviera.