Il keniano Henry Rono, capace di stabilire quattro record mondiali in 81 giorni nel corso del 1978, è morto in un ospedale di Nairobi il 15 febbraio, secondo quanto riportato da The Nation. Aveva compiuto 72 anni solo tre giorni prima.

Rono è cresciuto nella Rift Valley del Kenya (forgia dei campioni dell'atletica) e, quando il suo talento per la corsa ha iniziato a emergere, si è arruolato nell'esercito keniota, che gli ha permesso di allenarsi. Nel 1976, a 24 anni, si era trasferito negli USA, a Pullman nello stato di Washington, per correre per la Washington State University.

Qui vinse i titoli NCAA di corsa campestre nel 1976, 1977 e 1979, il titolo indoor dei 3.000 metri su pista nel 1977 e i titoli outdoor dei 3.000 metri di steeplechase nel 1977 e 1978.


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Rono è stato imbattibile su molt distanze del mezzofodno in un momento straordinario, dall'aprile al giugno 1978. Ha stabilito per la prima volta il record mondiale dei 5.000 metri, l'8 aprile, in un incontro a Berkeley, in California, correndo in 13:08.4 e abbassando il record esistente di oltre 4 secondi. Un mese dopo, il 13 maggio a Seattle, Rono ha corso 8:05.4 nei 3.000 siepi. Il terzo record stabilito da Rono è stato quello dei 10.000 metri. L'11 giugno a Vienna, il suo 27:22.47 ha abbassato il record esistente di 8 secondi.

Il 27 giugno dello stesso mese, ai Bislett Games di Oslo, in Norvegia, Rono ha corso in 7:32.1 per stabilire il record sui 3.000 metri.

Rono non ha mai partecipato alle Olimpiadi, poiché il Kenya ha boicottato i Giochi del 1976 e del 1980, quando il campione era all'apice della carriera sportiva.

Nel 1981 ha abbassato il proprio record mondiale dei 5.000 metri, correndo in 13:06,20. TRa le sue conquiste ci sono anche importanti vittorie contro i campioni americani Alberto Salazar nel cross country e su pista e Bill Rodgers nella mezza maratona.

Un memorabile duello Rono-Salazar avvenne nel 1982. Salazar voleva correre i 10.000 metri su pista per prepararsi alla maratona di Boston. Convinse Rono a partecipare, anche se Rono aveva detto a Salazar di non essere in forma. Salazar, che aveva vinto il suo secondo titolo alla maratona di New York l'autunno precedente e che era a nove giorni dal suo leggendario "Duello al sole" con Dick Beardsley a Boston, era estremamente in forma.

Tuttavia Rono, visibilmente in sovrappeso, rimase attaccato a Salazar per i primi 24 giri della gara e poi lo superò per vincere in 27:29.90, con un decimo di secondo di vantaggio su Salazar. Alcuni spettatori hanno scherzato sul fatto che la pancia di Rono gli ha permesso di vincere al fotofinish.

A fine carrierta ha continuato a vivere negli Stati Uniti, vivendo tra l'altro ad Albuquerque, nel Nuovo Messico, Portland e Eugene, nell'Oregon, Boston e New York. All'inizio degli anni Novanta ha lottato con l'abuso di alcol ed è rimasto senza casa per diversi mesi, vivendo per le strade di Salt Lake City.

Rono ha seguito un percorso di formazione di assistente coach ed ha allenato diversi atleti. Di tanto in tanto, ha cercato di tornare a correre come atleta master.

Nel 2021 è tornato in Kenya e ha vissuto con il fratello, il quale ha riferito a The Nation che Rono aveva problemi cardiaci. La sua condizione ha rimarcato la carenza di sostegno per gli atleti in pensione.

Rono è la seconda leggenda keniota a morire questa settimana. Il suo connazionale Kelvin Kiptum, 24 anni, che ha stabilito il record mondiale di maratona di 2:00:35 lo scorso ottobre a Chicago, è morto l'11 febbraio in un incidente stradale.

-Scott Douglas ha contribuito a questo servizio.