Michael Johnson è uno dei più grandi velocisti di tutti i tempi, una vera e propria icona. Nella sua lunga e brillante carriera, infatti, lascia un’impronta indelebile nel mondo dell’atletica leggera vincendo quattro ori olimpici e otto titoli mondiali, nonché stabilendo record mondiali nei 200 e nei 400 metri piani.

Conosciuto anche con i soprannomi di “Forrest Gump” e “soldatino di piombo”, Michael Johnson domina le piste di tutto il pianeta con uno stile di corsa unico e inconfondibile caratterizzato da busto eretto, testa alta e passi corti che gli conferisce una velocità straordinaria.

La biografia del velocista Johnson

Michael Duane Johnson nasce il 13 settembre 1967 negli Stati Uniti e precisamente a Dallas, in Texas. È il più giovane di cinque fratelli di una modesta famiglia afroamericana; la madre, Ruby, è un’insegnante e il padre, Paul, un camionista.

Fin da bambino, Michael dimostra un'incredibile predisposizione per l'atletica leggera e, soprattutto, un talento unico per la corsa grazie una velocità straordinaria che, nel corso del tempo, lo condurrà alla fama internazionale. Alla bravura si aggiungono dedizione, coraggio, impegno costante e determinazione che gli consentono di lavorare duramente per perseguire i suoi obiettivi, unitamente al sostegno della famiglia, fondamentale per far sì che i sogni di Johnson possano avverarsi.

A soli 10 anni, Michael vince la sua prima gara nei 100 metri e continua a ottenere ottimi risultati anche da adolescente quando frequenta la High School Debut; tuttavia, considera la corsa una semplice passione, secondaria rispetto allo studio. A 19 anni, si iscrive alla Baylor University, dove ottiene diversi titoli NCAA ed è seguito da Clyde Hart, considerato uno dei migliori allenatori di atletica leggera di quel periodo. Da tale collaborazione prende il via la carriera di Johnson nel mondo dell’atletica.

velocista johnsonpinterest
Mike Marsland//Getty Images

Michael Johnson oggi

Al contrario degli straordinari successi sulle piste, noti in tutto il mondo, sulla sua vita privata Michael Johnson riesce a mantenere una certa discrezione, non amando trovarsi al centro del gossip. Nel 1998 sposa Kerry D’Oyen, modella, attrice e giornalista, e da tale unione nasce il figlio Sebastian, ma il matrimonio termina nel 2002, poco dopo il ritiro dell’atleta. L’anno successivo Michael conosce Armine Shamiryan; i due si sposano nel 2009 e hanno un figlio, Michael II.

Oggi Johnson vive assieme alla moglie in una splendida villa a Marin County, in California, dove gestisce una società di consulenza sportiva e una scuola di atletica, promuovendo notevoli iniziative al fine di contribuire allo sviluppo della disciplina. Inoltre, lavora come commentatore televisivo per la BBC e coltiva le sue passioni, come quelle per l’arte e per le macchine da corsa; infatti, possiede una preziosa collezione di dipinti e diverse auto, tra cui una Ferrari, una Porsche e una McLaren.

Michael Johnson: carriera

La carriera di Michael Johnson è caratterizzata da un'incredibile serie di trionfi e successi. Come anticipato, sin dagli inizi, l’atleta dimostra una superiorità indiscussa nella velocità. Il debutto a livello internazionale avviene nel 1991, con la vittoria del titolo mondiale nei 200 metri a Tokyo; l’anno successivo, però, ai Giochi olimpici di Barcellona, Johnson non riesce a qualificarsi per la finale di tale disciplina a causa di un’intossicazione alimentare.

Tuttavia, vince la medaglia d’oro nella staffetta 4x400 metri, stabilendo anche il record mondiale con il tempo di 2’55"74, che supererà lui stesso nel 1993 a Stoccarda segnando 2'54"29 (record ad oggi non ancora battuto); in tale occasione conquista anche il suo primo oro mondiale nei 400 metri.

michael johnsonpinterest
HASLIN Frederic//Getty Images

Nel 1995, Johnson compie la storica impresa di vincere sia i 200 che i 400 metri ai Mondiali di Göteborg, diventando il primo atleta maschile a riuscirci, ma è decisamente il 1996 l’anno della svolta nella carriera dello sprinter. Difatti, alle Olimpiadi di Atlanta, con la sua corsa unica, Michael lascia senza fiato il pubblico di tutto il mondo.

Nei 200 metri piani stabilisce il record mondiale con il tempo di 19"32, che è rimasto imbattuto fino al 2008, data in cui viene superato dall’attuale detentore, il grande Usain Bolt (19’’30); nei 400 metri, invece, vince con il tempo di 43"49, il secondo più veloce di sempre, migliorato dal medesimo nel 1999 (43’’18) e superato solo nel 2016 da Wayde van Niekerk (43’’03).

Nel 2000 Michael Johnson partecipa per l’ultima volta alle Olimpiadi, a Sidney, difendendo il suo titolo nei 400 metri e, nel 2001, si ritira ufficialmente dalle competizioni. Ad oggi, la sua carriera è fonte di ispirazione per le nuove generazioni di atleti e Michael Johnson è considerato una delle più grandi leggende dello sport di tutti i tempi.



Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione.