Questa che vogliamo raccontarvi è una storia d'amore, sacrifici e passione. La storia di una coppia che oltre ad essere unita da più di 65 anni, aver avuto due figli, tre nipoti, ha condiviso la passione per la corsa, una passione che li ha portati lontano.


315 trofei, tra coppe e medaglie, e imprese epiche che li hanno catapultati correndo fino a Roma e poi più in là, a Tolosa, in Francia. “I coniugi podisti” così soprannominati, hanno anche concluso per ben tre volte il cammino completo di Santiago De Compostela. Due veri highlander con le scarpette ai piedi!

I coniugi podisti, un amore per la corsa sbocciato tardi

Corrado Franco Di Mauro, classe ‘33, e Concetta Agosta, classe ‘42, si sono sposati giovanissimi, lei appena quindicenne. Originari di Modica, si sono trasferiti in provincia di Como, poco dopo il matrimonio. Lui imbianchino e lei collaboratrice domestica. Una vita insieme, interamente dedita al lavoro e ai due figli, fino a quando, in pensione, a Concetta non scatta la voglia di camminare, perché "stare all’aria aperta e in mezzo alla gente fa tanto bene". Coinvolge così il marito, che la segue per amore.

A raccontare la loro storia è Giuseppe Di Mauro, il secondogenito della coppia, che oggi a 63 anni, ricorda la sua infanzia con tanto affetto, ma anche con la nostalgia di quei tempi in cui viveva i sacrifici dei genitori: “Li vedevo la domenica mattina partire da casa – ci racconta Giuseppe – e andare a piedi fino a Moltrasio, un paesino sul lago, se non avevano in programma gare o qualche impresa”.

Concetta, il motore dei coniugi podisti

Il motore della coppia è sempre stata Concetta. “La mamma è sempre stata il cavallo di battaglia – continua – quella che non riusciva mai a stare ferma. Era sempre lei a decidere che percorsi fare e a coinvolgere il papà, che per amore l’ha sempre assecondata”.

Una passione, che poi, ha preso entrambi. La prima gara a Modica, nel loro paese natale, poi le maratone, quella di Roma e Catania. Tantissime le partecipazioni alle corse campestre, alle marce organizzate nei diversi paesi e alle varie gare sul territorio italiano.

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Concetta Agosta, il motore dei coniugi podisti

I coniugi podisti e le loro imprese

Ma le imprese "epiche" sono quelle che hanno organizzato loro, in modo autonomo, ma ben preciso. “Hanno individuato le soste e i posti dove poter riposare – ci spiega il figlio - sia quando sono andati a piedi a Tolosa a trovare mia zia che quando hanno raggiunto Roma”.

Era maggio del 1995, quando con uno zaino sulle spalle si sono incamminati da casa, a Casnate con Bernate, verso la capitale italiana. In dodici giorni hanno fatto 653 chilometri con tappe a Tavazzano, Fidenza, Forte dei Marmi, Viareggio, Pisa, Livorno e Civitavecchia, ultima sosta prima di raggiungere Roma. Per ben tre volte hanno poi affrontato l’intero percorso del pellegrino per eccellenza, il Cammino di Santiago de Compostela.

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Corrado Franco Di Mauro

I coniugi podisti legati al Gruppo Sportivo Bernatese

I ‘coniugi podisti’ sono sempre stati iscritti al Gruppo Sportivo Bernatese, fino al 2019 quando per motivi di salute non hanno più potuto rinnovare la loro iscrizione. “Per mia mamma quando le hanno tolto il cartellino è stato un trauma – ci racconta Giuseppe – e se ne dispiace ancora”.

È bello pensare come la passione dello sport sia stata tramandata ai due figli, Giacomo e Giuseppe, che fin da piccoli si sono visti protagonisti sui campi da calcio, e ai tre nipoti, Francesco, Alessia e Sara. Quest’ultima, in particolare, ex pallanuotista, ora allena una squadra della Osha Asd Aps Como. “Ora i miei genitori escono poco di casa – conclude Giuseppe – però non c’è persona in paese che non mi chieda come stanno e di portar loro dei saluti”.

I coniugi podisti hanno appena ricevuto un riconoscimento dalla loro squadra di sempre, la Gs Bernatese, che insieme al suo presidente Massimo Cerri e al sindaco Anna Seregni, ha voluto portarli a esempio alle nuove generazioni. Un esempio di amore e passione e condivisione per la vita e per lo sport.