Se la grandezza di un campione si misura in base alla sua capacità di smuovere le masse, allora Kilian Jornet è secondo a pochi nel mondo. A parlare per l’atleta spagnolo, vera e propria icona mondiale del trail running, non sono solo i trionfi (tantissimi) ma anche l’amore che il popolo del trail nutre nei suoi confronti.
Quasi increduli, nei giorni che anticipavano Sierre-Zinal, storica gara che si corre in Svizzera al cospetto dei grandi massicci alti 4000 metri, abbiamo assistito in prima persona alla devozione che il mondo della montagna ha per Kilian.
Una devozione assoluta e ripagata dai fatti: durante il soggiorno a Zinal, mai abbiamo visto Kilian sottrarsi a una delle centinaia di foto ricordo richieste, mai abbiamo visto Kilian non sorridere a un fan, mai abbiamo visto Kilian negare due parole a un ammiratore. Anche per questo lo spagnolo è l’icona vivente del trail!
Ecco come supera le crisi in gara Kilian Jornet
Durante la conferenza stampa della Sierre-Zinal è accaduto un fatto più che curioso: l’atleta keniana Joyce Njeru indossando per una volta i panni della giornalista ha chiesto al catalano: “In che modo superi un momento di crisi in gara? Hai un metodo o una strategia?”.
La risposta di Kilian non si è lasciata attendere: “Più parto forte e prima sono sicuro che scoppierò”, ha detto ridendo. Poi, tornando serio ha continuato: “Negli sport di endurance può capitare spesso di avere dei momenti no. La mia tecnica è molto semplice ma efficace. Quando sono in crisi inizio a pensare a tutti gli allenamenti che ho corso, agli sforzi fatti per essere qui, ai chilometri macinati”.
Una tecnica facile ma efficace
Prosegue Jornet: “La mia mente torna alla fatica fatta nei mesi precedenti, in preparazione al grande appuntamento. Questa è la mia personale ricetta anticrisi. Non è nulla di “magico” però è la giusta benzina che mi occorre nei momenti no”.
Chissà se re Kilian a Zinal avrà pensato ai duri allenamenti della Norvegia, visto il trionfo con record del percorso, probabilmente la tecnica scaccia crisi ha fatto ancora una volta il suo dovere.