Sta procedendo a pieno ritmo la preparazione di Alessandro Maraniello, il primo atleta italiano che parteciperà a fine gennaio alla World Marathon Challenge. Una sfida incredibile che prevede sette maratone in sette giorni e in sette continenti diversi.

Alessandro, classe 1972, si pone obiettivi sempre più stimolanti, al confine tra il possibile e l’impossibile, ma lo fa ascoltando sempre il suo corpo. Questo significa, per lui, che l’obiettivo non è più importante della sua salute.

Alessandro Maraniello, il primo italiano alla World Marathon Challenge

Originario di Modena, ma residente ora nel Canton Ticino dove lavora come fiduciario immobiliare, Alessandro sta girando il mondo per prepararsi al meglio alle diverse temperature e percorsi che si troverà ad affrontare a fine gennaio. Da marzo ha partecipato a 19 maratone, da Praga a Phuket, da Tromso a San Francisco, dalle Mauritius ad Amsterdam e fino in Groenlandia, dove a fine ottobre ha partecipato alla ‘The Polar Circle Marathon’ e più precisamente al ‘Polar Bear Challenge’, facendosi una maratona il sabato e una mezza la domenica a 13 gradi sotto zero e con un vento ghiacciato. Sì, abbiamo letto bene… Alessandro ha partecipato ad entrambe perché voleva provare a testare il freddo e vedere come il corpo avrebbe reagito in previsione della prima maratona della World Marathon Challenge che si svolgerà nell’Antartide.

“In circa 7 orette ho corso sia la maratona che la mezza piazzandomi dodicesimo assoluto e primo di categoria – ci racconta Alessandro - e considerato le condizioni meteo e il percorso non posso che essere soddisfatto. Per me era molto importante testare la respirazione e l’abbigliamento. In Antartide farà meno freddo, ma dovrò tener conto del fatto che correndo a basso regime, e quindi a battiti bassi, il freddo si sentirà di più”. Alla nostra domanda di come si sente dopo tutti questi km, Alessandro risponde: “Sto psicologicamente molto bene e il mio fisico sta rispondendo in maniera ottimale. Ma sto attento ai segnali che mi manda il corpo”. Il suo obiettivo, ora, è di arrivare alla sfida bene e in salute.

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Il test: 7 maratone a Firenze in una settimana

Alessandro sta correndo 150/160 chilometri alla settimana ed è seguito da tre professionisti che lo supportano passo dopo passo. Il coach Fulvio Massini che gli cura la preparazione atletica, il nutrizionista professor Fabrizio Angelini e il medico sportivo, il professor Sergio Migliorini, che gli cura la “carrozzeria”. Nulla è stato lasciato al caso in questi mesi di preparazione.

Il test ultimo di gara è previsto a fine novembre, quando Alessandro proverà a correre sette maratone in sette giorni a Firenze. Partirà da quella ufficiale, facendo il pacer delle 4h e 15’, per poi farne una al giorno tenendo conto del fuso orario che incontrerà alla Challenge. “Non ci saranno gli spostamenti aerei, ma verranno rispettate le pause tra una partenza e l’altra – ci spiega –. Sarà un vero e proprio test per capire il passo che dovrò tenere almeno durante le prime maratone, per poterle concludere tutte senza troppi problemi”. Sì, perché ora, per Alessandro, è difficile andare piano. “Ho ottenuto risultati importanti in questi mesi di preparazione – ci racconta orgoglioso – ad ogni maratona a cui partecipavo riuscivo sempre a limare qualche minuto fino al mio personal best di 3 ore e 18 minuti ottenuto a fine agosto ad Eureka in California”.

L’impresa di Alessandro è legata anche a un progetto benefico a sostegno della Fondazione Amilcare, che aiuta e tutela i ragazzi con problemi in famiglia. La sua impresa diventa così anche simbolo di speranza e di lotta anche contro le difficoltà che si possono incontrare nella vita. “In questi mesi ho avuto l’immenso piacere di conoscere alcuni di loro – ci racconta – e di riuscire a coinvolgerli e di trasmettere a loro il messaggio che con la passione e il sacrificio si riesce ad arrivare all’obiettivo, qualunque esso sia. Non importa il risultato, ma arrivarci”.

World Marathon Challenge, il programma dell'impresa

Andiamo ora a scoprire la vera sfida di Alessandro e di altri 59 atleti provenienti da tutto il mondo. Sette maratone, in sette continenti, in sette giorni. Questo è il World Marathon Challenge, una sfida non solo fisica, ma anche logistica. I partecipanti, infatti, devono affrontare 295 km di corsa, ma anche 68 ore di voli charter per trasferirsi da un continente all’altro.

L’orologio parte con la prima maratona prevista per il 31 gennaio 2025 sulla pista di ghiaccio per gli aerei di Novo, in Antartide, per terminare il 6 febbraio con la 42K di Miami, in Nord America. Il tutto in 168 ore e con in mezzo, una al giorno, le maratone a Città del Capo, Perth, Dubai, Madrid e Fortaleza. Sette gare in sette contesti diversi, con condizioni atmosferiche che variano dal freddo polare, al caldo e all’umidità del Medio Oriente e del Sud America.

La Challenge, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, vede la partecipazione di 60 atleti di 17 nazionalità differenti, tra cui il nostro Alessandro Maraniello, primo italiano a prenderne parte. I finalisti diventano membri dell’Intercontinental Marathon Club e i record per i tempi medi di maratona più veloci vengono riconosciuti dal Book of Alternative Records e dal Guinness dei Primati.

World Marathon Challenge, le tappe del 2025 e i record

  • 31 gennaio: Antarctica Intercontinental Marathon, Novo, Antartide
  • 1 febbraio: Africa Intercontinental Marathon, Città del Capo, Sud Africa
  • 2 febbraio: Australia Intercontinental Marathon, Perth, Australia
  • 3 febbraio: Asia Intercontinental Marathon, Dubai, Emirati Arabi Uniti
  • 4 febbraio: Europe Intercontinental Marathon, Madrid, Spagna
  • 5 febbraio: South America Intercontinental Marathon, Fortaleza, Brasile
  • 6 febbraio: North America Intercontinental Marathon, Miami, Florida

Miglior tempo medio in maratona (uomini): Michael Wardian (USA) 2h45’57’’. Miglior tempo medio in maratona (donne): Kristina Schou Madsen (Danimarca) 3h25’57’’.