“La corsa è gioia, e la gioia va condivisa”. Runner’s World e New Balance hanno voluto condividere con tutti i runner la gioia di Aurora Ambrosoni e Giulia Calori che nei giorni scorsi hanno corso la loro prima maratona a New York. Giulia e Aurora, hanno superato un tumore e hanno trovato nella corsa la chiave per uno stile di vita più attento ai loro bisogni e l’ispirazione per ricominciare ad avere fiducia nella vita.

Juliana Moreira ed Edoardo Stoppa sono stati i loro pacer in questa avventura e hanno contribuito a lanciare un messaggio importante: la maratona può cambiare la vita di ognuno, ma può anche contribuire a ritrovare motivazione e fiducia dopo un momento difficile.

Vi proponiamo la video intervista che abbiamo realizzato a New York, all'interno dell'hotel INNSIDE by Melià New York Nomad che ci ha ospitati

Grazie al supporto di New Balance e alla regia della redazione di Runner’s World, la scorsa estate è partito il lungo cammino che il 3 novembre scorso ha portato Aurora Ambrosoni, 24 anni, e Giulia Calori, 35 anni, a correre la loro prima maratona, accompagnate da Juliana ed Edoardo e da Rosario Palazzolo di Runner's World.

Aurora, sino ad allora, aveva corso per divertimento e aveva preso parte a diverse edizioni della staffetta della Milano Marathon in favore di “Magica Cleme”, l’associazione che l’ha sostenuta durante il periodo della malattia.

participants celebrating at the new york city marathon finish linepinterest
Il Traguardo a New York (PhPierluigiBenini)

Giulia e Aurora: tutti possiamo superare i nostri limiti e puntare a un obiettivo più grande

Giulia si era già spinta fino alla mezza maratona. Per lei la corsa era diventata una compagna di vita da quando aveva aderito al progetto delle Pink Ambassador della Fondazione Veronesi, allenandosi settimanalmente insieme a tante donne che, come lei, avevano combattuto e vinto contro un cancro al seno.
"Grazie a questa esperienza ho concluso la mia prima maratona – racconta Giulia Calori –. Ho modificato il mio stile di vita per ritagliarmi il tempo necessario alla preparazione, ho fatto i conti con il fatto che, anche se non avevo voglia, anche se faceva troppo caldo o se pioveva, dovevo uscire e correre. Ho dimostrato la mia forza e determinazione e ho capito che con costanza, se ci si pone un obiettivo, ognuno a suo modo può raggiungerlo".

Per Aurora e Giulia conquistare il traguardo di New York ha avuto un sapore speciale.

"Questa maratona – confessa Aurora Ambrosoni – è stata un percorso di prime volte: prima volta che corro 42 km, che metto Aurora al primo posto, che curo l’alimentazione, l’allenamento, mente e corpo. Prima volta che corro con la testa in su, che ogni dolorino diventa un super potere, che sorrido, rido ed urlo per tante tante ore di fila, che ricordo a memoria ogni high five o le parole importanti che mi hanno detto i miei compagni di viaggio".

new york

Il viaggio di Juliana ed Eadoardo

"Abbiamo iniziato - spiega Juliana Moreria - questi lunghissimi 5 mesi con il sostengo del buon Andrea Giocondi e di Massimo Rapetti per la dieta (mi ha tolto anche la birra...)… le sensazioni sono state fortissime: ero elettrizzata di felicità e amore dentro il mio cuore. Ho riso, pianto, preso e dato forza alle ragazze e abbiamo passato il traguardo tutti e 5 insieme manina nella manina… donne e uomini più consapevoli che mai che siamo una forza della natura e possiamo fare tantissimo se davvero crediamo in noi stessi… l’unico problema dopo la maratona di NY è che già la sera stessa volevo fare un’altra maratona".

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Correre a New York

Edoardo Stoppa ne ha un ricordo più artistico: "La maratona di NY… per me, è un immagine che ho stampata in modo indelebile in mente: 8 individui con storie, esperienze e ruoli diversi che si trovano a correre assieme di mattina presto: sono in mezzo alla 6a strada in direzione Central Park, l’aria è pungente, i tombini sono fumanti…come solo in quella città sanno essere. E’ la vigilia del grande giorno, si respira nell’aria l’emozione, la gioia, ma anche la tensione che caratterizza sempre i momenti precedenti una grande prova. C’è Rosario…l’ideatore, ci siamo Juliana ed io che oramai siamo stregati dalla magia della corsa, i nostri figli Lua e Sol che ci precedono zampettando in mezzo alla strada. Ci sono Aurora e Giulia, che dopo aver affrontato e vinto una grande sfida di vita, quella oncologica, decidono di rimettersi in gioco nella grande avventura della Maratona di NY. E poi c’è Loredana che prima ancora di essere il nostro partner (grazie a New Balance per aver permesso tutto questo!!) e’ la nostra più grande fan. La NY Marathon è un’esperienza unica, che rimarrà per sempre nei nostri cuori e che in modo latente, influenzerà tutte le nostre scelte future".

Un grazie speciale a New Balance che con la sua filosofia “Run your way” ha accompagnato il team di Runner’s World, a La Compagnie per la collaborazione, al coach Andrea Giocondi e al nutrizionista Massimo Rapetti per la professionalità e lo spirito.

Grazie ad Abbott che, creando le Abbott World Marathon Majors, ha trasformato le maratone più iconiche del mondo in uno spettacolo che ogni anno consente a migliaia di persone di fare il loro personal best, o anche di vivere un'esperienza unica che gli cambierà la vita, qualsiasi sia il tempo finale di gara.