In due settimane ha vinto sia gli Europei che i Mondiali indoor di salto triplo, ma chi è Andy Diaz, il triplista che ci invidia il mondo? Andy Diaz Hernandez nasce a Cuba, nella capitale L’Avana, il giorno di Natale del 1995. In regalo riceve due splendidi piedi che spingono come molle.

Diventa così specialista del salto triplo, così come suo cugino Osniel Tosca, un personale di 17,52 e 4° ai Mondiali di Osaka del 2007. Da giovane, dopo aver studiato elettronica, coglie il risultato più importante con il 4° posto ai Campionati Mondiali juniores del 2014 (16,43). Nel 2017 arriva la prima grande prestazione internazionale: salta 17,40, cui seguono altre due gare oltre i 17 metri.

Andy Diaz, da Cuba all'Italia: l'incontro con Donato

Partecipa così ai Campionati Mondiali di Londra, dove conclude al 7° posto con 17.13. Ai Mondiali di Doha 2019 esce invece malamente in qualificazione con 16.41, ma ai Giochi Panamericani è 3° con 16,83. Nel 2020, prima dello stop mondiale per la pandemia, trova la sua migliore stagione con quattro gare consecutive oltre i 17 metri, con un picco a marzo di 17.30. Lo stato di forma continua anche nell’anno olimpico 2021, dove arriva il primato personale di 17.63.

In contemporanea però, matura in lui l’idea di lasciare Cuba per poter essere un atleta e un uomo libero. Le ristrettezze economiche cubane e la libertà limitata per poter gareggiare all’estero, lo convincono che deve seguire un’altra strada per diventare un grande saltatore. Dopo il Meeting di Oslo dell’1 luglio si infortuna, ma tiene tutto nascosto alla Federazione Cubana. Riesce così a partire per Tokyo. Anche se iscritto alla gara, non partecipa alle sue prime Olimpiadi: neppure si presenta in call room.

Durante il volo di ritorno, durante uno scalo a Madrid, abbandona la squadra cubana. Dalla Spagna arriva in Italia con un’idea: farsi allenare da Fabrizio Donato. Riesce a contattarlo grazie a Instagram. Di lì ha inizio la collaborazione tra il campione italiano e il campione cubano, che viene accolto e sostenuto da Donato e dal gruppo della società Libertas Unicusano Livorno.

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Christian Petersen//Getty Images

Andy Diaz riscrive primati e record italiani

Il 23 febbraio 2023 Andy Diaz Hernandez riceve la cittadinanza italiana per meriti sportivi. Entrato nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, inizia subito a riscrivere la storia del salto triplo azzurro. Il 2 giugno, al Golden Gala di Firenze, stabilisce il nuovo record italiano con 17,75 metri, superando il suo allenatore (17,73 nel 2011). Non può indossare la maglia azzurra prima dell’agosto 2024, così nel frattempo si “consola” vincendo in Diamond League. Nel 2022 vince a Parigi, Chorzow, Losanna e alla finale di Zurigo. Nel 2023 vince a Doha, Roma, Xiamen e alla finale di Eugene, passando per il suo primo titolo italiano di Molfetta.

Nel 2024, dopo il primo titolo italiano indoor vinto con 17,64 un infortunio frena il suo avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi. In Francia Andy Diaz agguanta la finale con l’ultimo posto disponibile, ma in finale si trasforma. Al primo salto arriva subito un balzo da 17.64, il suo migliore dell’anno. La misura vale il terzo posto, una medaglia di bronzo che ripaga di tutti i sacrifici e gli azzardi fatti. La medaglia è ancora più straordinaria perché è la stessa vinta dal suo allenatore Fabrizio Donato ai Giochi di Londra del 2012. Non solo: entrambi sono saliti sul podio il giorno 9 agosto, ma a 12 anni di distanza. La stagione si conclude con la vittoria al Golden Gala di Roma.

La stagione 2025 si è aperta con un grande salto di 17,31 sulla pedana indoor di Metz per poi indossare nuovamente la maglia azzurra ai Campionati Europei indoor di Apeldoorn. Arriva così la sua prima vittoria internazionale con la misura di 17.71