Quando si parla di corsa, è impossibile non pensare ad adidas. Dalla pista di Berlino dove le scarpe chiodate di mister Adi Dassler sono entrate nella storia, ai percorsi delle moderne città, il brand tedesco continua a scrivere pagine fondamentali nella storia del running. Negli ultimi anni adidas è tornata ai vertici grazie all’evoluzione della linea Adizero e non ha mai smesso di innovare: tecnologie rivoluzionarie, materiali sempre più leggeri e sostenibili, un’attenzione costante alle esigenze dei runner di tutti i livelli.

Non solo, adidas ha rilanciato con forza la sua presenza nel running globale, puntando su community internazionali, partnership con atleti di vertice, e modelli che hanno fatto scuola - come le Adizero Adios Pro, protagoniste di record mondiali sulle lunghe distanze, o le Ultraboost, diventate un simbolo di stile e performance.

Ma dietro ogni scarpa, dietro ogni linea di prodotto, c’è una strategia precisa e una visione che guarda lontano. Ne parliamo con Alberto Uncini Manganelli, Global General Manager Running di adidas, per scoprire come si sviluppano le idee, come nasce un modello di successo e cosa ci aspetta sulle strade - e sulle piste - di domani.

alberto uncini manganelli, adidaspinterest
Alberto Uncini Manganelli

Il segreto del successo di adidas nel running: RW incontra Alberto Uncini Manganelli

Cosa rappresenta il running per adidas?
“La nostra storia nella corsa parte da lontano, da Jesse Owens, fino alle maratone dei giorni nostri. Il running per noi è molto importante come categoria. Come brand abbiamo un'anima performance rivolta agli atleti, dagli elite agli amatori. Si tratta di una categoria molto grande, che cresce e che ha una grande influenza su tutti gli sport, quindi chiaramente è importante anche da un punto di vista del business”.

Parliamo di innovazione: alcuni modelli adidas sono ai piedi di atleti che detengono record mondiali, soprattutto nell'endurance e poi anche in pista. Quanto è importante l'innovazione e dove sta andando in questo settore?
“L'innovazione è legata sia al risultato sia a garantire agli atleti la sicurezza di una performance eccellente. Ti do solamente un dato che penso che sia importante. Negli ultimi due anni i nostri atleti hanno dominato il 51% delle 100 migliori gare maschili e femminili. Ciò significa che tutti gli altri brand combinati hanno vinto il 49%.

Chiaramente l'atleta è l'elemento centrale, la loro preparazione, il loro talento, la loro capacità, fanno la differenza, ma noi cerchiamo di supportarli con i prodotti migliori, i più innovativi. Ad esempio, la linea Adizero nata per gli atleti Pro, grazie ai suoi elementi di innovazione come le schiume o gli Energy Rods, ha cambiato il mercato negli ultimi 4 o 5 anni”.

Qual è l'elemento che ha veramente consentito di fare il salto di qualità nel mondo delle scarpe performance? Si parla tanto della piastra, ma non è solo questo...
“In effetti è una combinazione. In realtà molti pensano che sia la piastra a dare tutto l'effetto di velocità, ma non è solo quella, è la combinazione della piastra, della sua forma e della schiuma delle intersuole. La running economy, ossia il ritorno di energia, viene dato soprattutto dalla schiuma usata per l’intersuola. La piastra stabilizza le schiume e consente alla foam di lavorare meglio. E poi c'è la costruzione dell’intero modello, c'è il rocker SHAPE, quindi la sua forma.

Gli Energy Rods sono il nostro punto chiave. Perché sono sviluppati e disegnati come le ossa dei piedi, questo consente di farli lavorare meglio. La loro SHAPE è quella che poi fa la differenza. Anche soltanto il rocker point, quindi il punto in cui la scarpa si piega può fare molta differenza. Lo studio di questa variabilità può portare risultati molto elevati nella corsa”.

Come si trasferiscono queste innovazioni nel running quotidiano, quindi nelle scarpe che utilizziamo noi amatori.
“Tutti i dati raccolti attraverso gli atleti vengono elaborati per capire come traslare le tecnologie e la costruzione per atleti diversi con esigenze diverse: chi comincia a correre, chi già corre e vuole progredire, chi si allena per una gara o chi si allena il sabato e la domenica per mantenersi in forma.

Provo a farti un esempio, dalla conoscenza di Adizero Adios Pro, è stata sviluppata la Adizero EVO SL che ha la Silhouette simile alla EVO PRO ma senza il carbon Plate, mantenendo però l’esperienza di una foam altamente performante. Adattata alle esigenze di qualsiasi runner, in qualsiasi momento, a qualsiasi velocità, questo modello viene anche utilizzato per la vita di tutti i giorni. Perché? Perché indossarla è un'esperienza così piacevole che può essere usata sempre”.

Hai incontrato tantissimi campioni nella tua vita e hai scritto un libro che è un po’ anche un'introspezione nel mondo dello sport e del concetto dell’essere vincente, mi spieghi qual è la filosofia che c'è dietro il libro dal titolo "La Formula delle Formule"?
“È un libro che attraverso le lenti dello sport e l'esperienza di tanti campioni vuole ricordarci l'importanza di crederci, di volere e di vincere nel suo significato puro che è dare tutto. Al di là del risultato, quindi, avere coraggio nelle proprie scelte, essere determinati e voler cambiare le cose quando serve cambiarle. Ed è l'esperienza di tanti campioni che, attraverso le proprie attitudini, sono riusciti ad avere successo.

Il libro vuole risvegliare la nostra attitudine nell’esperienza sportiva, non tanto verso il risultato, ma verso la capacità di dare tutto se stessi per raggiungere un determinato risultato. Si parla anche di come per tanti atleti il fallimento è non provarci, più che non riuscirci - che sono due cose molto diverse. Insomma, risveglia un po’ questi valori, tipici dello sport, ma che ci ispirano anche per la nostra vita”.

La formula delle formule. Dai campioni dello sport l'ispirazione per realizzare il meglio di noi stessi

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